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Alla scoperta del farro IGP, l’oro della Garfagnana

Grazie alla rubrica regionale Nato in Toscana andiamo ad approfondire storia, caratteristiche e curiosità di questo antico cereale, divenuto ingrediente base di numerose ricette tradizionali

È uno dei cereali più antichi fra tutti quelli pervenuti fino ai nostri giorni e continua ad essere un alimento molto apprezzato in cucina per la preparazione di antipasti, zuppe e minestre. Parliamo del farro della Garfagnana IGP: il chicco, caratterizzato da striature biancastre, ha una consistenza farinosa ed è noto per le sue eccellenti proprietà dietetiche.

La rubrica Nato in Toscana

Il farro della Garfagnana IGP è anche protagonista della rubrica Nato in Toscana, un’iniziativa che rientra tra le attività informative messe in piedi grazie all’intesa che la Regione Toscana ha siglato con le associazioni dei consumatori del Comitato Regionale Consumatori Utenti (CRCU) e le organizzazioni professionali dell’agricoltura (Confcooperative, Lega Coop, Cia, Coldiretti, Confagricoltura).

Scopo della campagna è far conoscere al pubblico i prodotti che mangiamo, da dove provengono, il loro valore nutraceutico e come si collocano nella piramide alimentare toscana.

Nell’ambito di questo protocollo, verranno realizzati dei video per raccontare l’offerta agroalimentare regionale, in particolare i 16 prodotti DOP e i 15 IGP.

Farro della Garfagnana IGP


Il farro della Garfagnana IGP si riferisce alla granella ottenuta per brillatura dal cereale della specie Triticum dicoccum.
Il farro viene seminato a ottobre, in terreni ubicati da 300 a 1.000 metri di altezza con idonea giacitura ed esposizione.

La semina avviene dopo adeguata lavorazione del terreno e rispettando le tradizionali rotazioni, che vedono il farro succedere al prato. È escluso l’impiego di concimi chimici, fitofarmaci e diserbanti, è ammesso l’uso di concimi organici.

La raccolta si effettua a luglio tramite trebbiatura. Le operazioni di brillatura sono effettuate nella zona di produzione con apposite macchine.

Sapore e proprietà

Il farro della Garfagnana IGP ha un chicco con evidenti striature biancastre, di consistenza prevalentemente farinosa. Differisce dalle altre qualità di farro per il chicco più grosso e per la tenuta in cottura. Il sapore è inconfondibile. Ricco di vitamine, sali minerali e amido, ha eccellenti proprietà dietetiche e le sue fibre svolgono un’azione benefica.

Un cereale antico

Il farro è uno dei cereali più antichi conosciuti dall’uomo ed è stato per secoli la coltura cerealicola privilegiata dalle popolazioni latine. Sui terreni collinari della Garfagnana trae vantaggio dal clima freddo e oggi la Garfagnana ne è la zona di produzione per eccellenza a livello nazionale.

Coltivazione del farro della Garfagnana IGP

In cucina

Il farro della Garfagnana IGP è ingrediente ideale per preparare torte salate, zuppe e minestre, come la minestra di farro, piatto tipico della zona. Si accompagna molto bene a fagioli e leguminose in generale.

Come riconoscere il prodotto

Ricette con il Farro della Garfagnana IGP

Il farro della Garfagnana è commercializzato come seme brillato, prevalentemente in sacchetti da 500 grammi. L’etichetta deve riportare il logo e la scritta IGP “Farro della Garfagnana”.

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