Al Teatro della Pergola dal 4 al 9 marzo arriva la commedia di Nino Manfredi “Gente di facili costumi” un turbine di malintesi, ilarità e malinconie, che vedrà in scena Flavio Insinna e Giulia Fiume.
Andato in scena per la prima volta nel 1988, con Nino Manfredi nei panni del protagonista, Gente di facili costumi è considerato, ancora oggi, uno dei testi più eclatanti apparsi sulle scene teatrali italiane negli ultimi decenni.
Protagonisti della pièce sono Anna – nome d’arte “Principessa” – una prostituta disordinata e rumorosa, che sogna di diventare “giostraia”, e Ugo, l’inquilino del piano di sotto, un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema, ma che sogna di fare film d’arte.

La vicenda prende il via la notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi con la coinquilina che, tornando a notte fonda e accendendo il giradischi, l’ha svegliato, e lei, per la confusione, lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca, allagando irrimediabilmente l’appartamento di lui.
Ugo sarà costretto, quindi, anche a causa di uno sfratto, a trovare rifugio dalla “Principessa”.
Da questa convivenza forzata nasce un confronto-scontro costellato di incidenti e incomprensioni, ma anche un curioso sodalizio, dove ciascuno condivide con l’altro ciò che ha.
Le reciproche posizioni vanno a mano a mano ammorbidendosi, perché diventa chiaro che a incontrarsi non sono state solo due vite agli antipodi, ma soprattutto due sogni all’apparenza irrealizzabili.
Il regista Luca Manfredi ha dichiarato: “Gente di facili costumi è una divertente commedia a due personaggi, Ugo e Anna, con l’aggiunta della voce telefonica di un becero produttore napoletano, il tutto ambientato in un abuso edilizio, l’appartamento dove vive Anna, ricavato nell’approssimativo locale di terrazza condominiale. Ugo è un intellettuale scapolo sui sessant’anni; o meglio, uno scrittore fallito che sopravvive scrivendo cose che non gli piacciono per il cinema e la televisione; mentre Anna è una giovane prostituta siciliana, del tutto non istruita, ma che sogna un futuro migliore tra le giostre di un luna park. Due mondi opposti, che si incontrano per uno screzio tra vicini: Anna, rumorosa e distratta, rincasa tutte le notti facendo un gran fracasso e accendendo un mangiadischi, che suona a tutto volume Rumore della Carrà; e Ugo, che abita al piano di sotto e non riesce a chiudere occhio, sale sulla terrazza del condominio, per protestare con lei. È l’incontro-scontro tra due pianeti che orbitano molto distanti, ma che il destino devia mettendoli sulla stessa traiettoria, facendo esplodere tra loro un rapporto tenero e singolare, che in fondo farà scoprire a ciascuno di loro le qualità più nascoste dell’altro. Una divertente lezione di vita dove alla fine è la persona più semplice e meno colta che insegna all’intellettuale come si vive.”
