Ci sarà un po’ di Toscana quest’anno nella notte del 12 marzo 2023 al Dolby Theatre di Los Angeles quando verranno assegnati i prestigiosi Oscar per il cinema.
Le Pupille, il cortometraggio di 37 minuti già applaudito al Festival di Cannes della regista Alice Rohrwacher è entrato nella cinquina delle nomination nella categoria “Best Live Action Short”.
Si tratta di una produzione Esperanto Filmoj per Disney, visibile sulla piattaforma Disney+. La nomination è estesa anche ai produttori: Carlo Cresto-Dina, il premio Oscar Alfonso Cuarón e Gabriela Rodriguez.
La notizia della nomination all’Oscar è arrivata nello studio di Orvieto dove Alba Rohrwacher sta lavorando al montaggio del nuovo atteso film “La Chimera”, storia di tombaroli che trafficano i reperti archeologici con Josh Brolin come protagonista.
Oltre alla regista di Fiesole che ha ricevuto anche il Grand Prix a Cannes per “Le Meraviglie”, avrà un posto in platea anche Aldo Signoretti per il make up e hair stylist di Elvis.
Alice Rohrwacher
Alice Rohrwacher: “Dedico la nomination alle bambine cattive”
“Dedico la nomination all’Oscar alle ‘bambine cattive’ che cattive non sono affatto e che sono in lotta ovunque nel mondo. Auguro che, come nel mio cortometraggio Le Pupille, possano rompere la torta e condividerla tra loro”, ha detto Alice Rohrwacher commentando la candidatura. “Le bambine e le donne in Iran, in Afghanistan ma ovunque anche in Svezia e in Umbria”, ha aggiunto.
Dedico la nomination all’Oscar alle ‘bambine cattive’ che cattive non sono affatto e che sono in lotta ovunque nel mondo. Le bambine e le donne in Iran, in Afghanistan ma ovunque anche in Svezia e in Umbria
Ci sarà il suo cast di bambine ad accompagnarla a Los Angeles? “Non lo so, lo spero. Sarà come andare in gita scolastica, pensare alle merendine e alla pipì mentre la tensione sale a mille”.
L’annuncio delle nomination ha creato anche qualche polemica perché nella categoria regia tutti i candidati sono uomini. “I registi non si autonominano ma vengono votati, bisogna riflettere sui film fatti e sul sostegno avuto, è difficile dire come sarebbe potuta andare diversamente, ma sono contenta di rappresentare anche le donne e, scusate la banalità, sarebbe bello ci fosse una presenza maggiore e non solo al cinema ma in tanti campi dell’arte e non solo”.
Le Pupille per la regista è “uno straziante manifesto di amore per l’Italia”, difficile dire se è stato questo, la suggestione di rimando ad una immagine d’Italia ad aver spianato la strada verso la notte dell’Oscar, “è difficile fare premonizioni”, aggiunge. “Il cinema italiano è in ottima forma, gli autori ce la stanno mettendo tutta, purtroppo ancora non siamo tornati a considerare la sala quel luogo di conoscenza e incontro sul mondo e sull’altro”.
Le Pupille: la storia
Il cortometraggio è ispirato ad una lettera che Elsa Morante scrisse il 21 dicembre del 1971 a Goffredo Fofi per augurargli buon Natale.
Le Pupille è “una parabola” in cui si racconta cosa avviene in un collegio nell’avvicinarsi del Natale nei pensieri e nei gesti di piccole orfanelle rimaste sole con quattro suore guidate dalla madre superiora Rosalba (Alba Rohrwacher), durante un tempo di carestia e di guerra.
Quando una devota elegante innamorata Rosa (Valeria Bruni Tedeschi) porta in dono una zuppa inglese, la madre superiora invita le bambine ‘buone’ a fare un fioretto e regalare la torta ai poveri e ai bisognosi.
Chi mangerà alla fine la torta? I buoni o i cattivi? Non vogliamo certo rovinarvi il finale…