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Al via i saldi estivi anche in Toscana: una partenza positiva per le vendite

Il 63% delle famiglie toscane acquisterà ai saldi, con una spesa media di 202 euro a famiglia

L’avvio dei saldi estivi ai Gigli

Una partenza positiva oggi in Toscana per i saldi estivi. Quest’anno il 63% delle famiglie toscane (contro il 61% del 2023) acquisterà articoli di abbigliamento e calzature durante i saldi estivi, per un valore totale di circa 213 milioni di euro, di poco inferiore ai 216 milioni registrati la scorsa estate.

Prevista una spesa di 202 euro a famiglia

Dovrebbe infatti abbassarsi lo scontrino medio di spesa, attestandosi intorno ai 202 euro a famiglia (92 a persona) contro i 213 dello scorso anno, secondo le stime di Confcommercio.

Secondo Confesercenti i cinque articoli di vestiario più gettonati per la donna sono costumi, sneakers e calzature, abiti da cerimonia, abbigliamento sportswear, tubino senza maniche, e per l’uomo polo e t-shirt, abiti da cerimonia, calzature, giacche, pantaloni.

Il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana Paolo Mantovani rileva che “un’apertura dei saldi estivi segnata da grande interesse, anche se ancora le vendite non sono partite in maniera forte. Lo faranno senz’altro nelle prossime ore: finalmente è arrivato il caldo, sono arrivati i turisti e nei negozi c’è movimento. Molte persone sono entrate ‘in esplorazione’ e finalizzeranno gli acquisti in un secondo momento. Noi manteniamo il nostro ottimismo”.

Partenza positiva per i saldi estivi

Di “partenza sensibilmente positiva” parla anche Enzo Nigi, presidente Fismo Confesercenti Firenze, grazie al ritorno dell’inizio dei saldi nel giorno di sabato, “assieme alla situazione meteo di una ‘estate ritardata’ che ha fortemente condizionato gli acquisti di capi estivi di maggio e giugno. Ciò soprattutto nelle parti di territorio, come l’area Unesco di Firenze, in cui le presenze turistiche stanno trainando le vendite nel primo giorno di vendite promozionali”.

Per Nigi “occorrerà comunque attendere qualche settimana per fare una prima e più accurata valutazione complessiva sull’andamento delle vendite, che comunque potranno essere negativamente condizionate da altri fattori come l’innalzamento generalizzato del costo della vita, la crescita degli acquisti online, la stasi nella crescita dei redditi familiari”.

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