Approfondire i temi chiave che influenzano il rapporto con l’informazione e i media: è questo l’obiettivo di Voices, il Festival europeo del giornalismo e della media literacy, che si è aperto ieri alla stazione Leopolda di Firenze e fino a domani propone dibattiti, proiezioni di film, laboratori e mostre.
Il festival è un’iniziativa itinerante e avrà luogo ogni anno in una diversa città europea per coinvolgere diverse comunità. La prossima edizione si terrà a Zagabria nel febbraio 2025. “Questa è la prima edizione di Voices – ha detto Giovanni Melogli, coordinatore del progetto, durante la cerimonia di inaugurazione – e sarà un lungo viaggio nei Paesi dell’Unione europea, l’anno prossimo andremo a Zagabria e poi andremo negli altri Paesi europei per ricordare che senza un giornalismo libero nessuna democrazia può dirsi compiuta”.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha ringraziato il festival perché “contribuisce a una riflessione sulle misure e sulle azioni utili per quello che per noi italiani è l’attuazione dell’articolo 21 della nostra Costituzione. Lo scritto, la stampa, la letteratura contribuiscono a dare attuazione all’elemento fondamentale della civiltà, ovvero la libera espressione del pensiero e del libero confronto”.
Il programma e gli ospiti di Voices
Voices è un punto d’incontro per giornalisti, professionisti dei media, studiosi e cittadini, incentrato sul ruolo fondamentale del giornalismo e di un approccio critico al rapporto con i media.
Dibattiti, laboratori rivolti ai professionisti del settore ma anche a cittadini e famiglie contribuiranno a stimolare le riflessioni su temi chiave, tra cui le sfide che il mondo della stampa si trova ad affrontare oggi, l’impatto dell’intelligenza artificiale sui media, la disinformazione, le elezioni europee e la cittadinanza attiva, nonché le sfide al benessere individuale nell’ambiente digitale.
Tra gli ospiti di Voices ci sono Marc Marginedas, giornalista spagnolo rapito dall’Isis nel 2013, Maura Gancitano, saggista e commentatrice italiana attiva nella divulgazione, Elizabeth Milovidov, esperta della sicurezza digitale dei bambini, Vera Gheno, linguista, saggista e attivista italiana, e la giornalista tedesca Georgine Kellermann, impegnata nella lotta ai discorsi d’odio.
La serata del venerdì prevede la proiezione di “Io Capitano” di Matteo Garrone che racconta il lungo viaggio verso l’Europa di due giovani senegalesi. La proiezione sarà accompagnata da un dibattito sull’importanza di una copertura giornalistica accurata e responsabile sul fenomeno della migrazione.
