Emma Dante, Antonella Questa, Davide Carnevali, Michele Santeramo, Tindaro Granata, Giovanni Ortoleva: sono questi gli artisti al centro di “Drammaturgia/Drammaturgie”.
Dal 6 al 13 maggio al Teatro di Rifredi due settimane di eventi dedicati all’arte di scrivere per il teatro tra spettacoli, tavole rotonde, presentazioni, seminari e incontri con gli autori.
“Secondo la definizione canonica – spiega il direttore del teatro Giancarlo Mordini – “drammaturgia” è l’arte di comporre per il palcoscenico. Ma è anche l’insieme, lo stile e la poetica specifiche delle opere di un determinato autore. E se il desiderio di raccontare il mondo sulla scena secondo le leggi tipiche del teatro sembra persistere immutabile nei secoli, gli autori variano come variano i mondi e i tempi in cui si ritrovano ad operare. Per questo esistono molteplici “drammaturgie”, soprattutto in una società come la nostra, caratterizzata da innovazioni e mutamenti velocissimi. Con “Drammaturgia/drammaturgie” vogliamo indagare su questo doppio aspetto, sottolineando l’universale dignità e specificità dello scrivere per il teatro e al tempo stesso esplorando i particolari e differenti percorsi compositivi dei singoli autori contemporanei”.
Ospite speciale dell’iniziativa sarà il drammaturgo e regista ispano-cubano Abel González Melo, voce delle contraddizioni e degli umori della Cuba post rivoluzionaria.
Abel Gonzales Melo presenterà in anteprima due letture sceniche tratte da sue opere mai rappresentate prima in Italia e appositamente tradotte: “Chamaco. Una storia cubana” – la pièce che lo ha fatto balzare, nel 2004, alla notorietà internazionale, e la più recente “Raccontami tutto da capo”.
I suoi testi, tradotti in undici lingue, sono stati pubblicati in quindici nazioni e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui per ben 3 volte il Premio della Critica Letteraria a Cuba e per 4 volte il Premio Villanueva della critica teatrale.
Credo che il teatro sia un viaggio di andata e ritorno, dunque non si tratta tanto di insegnare o apprendere, ma di condividere
Il drammaturgo cubano ha dichiarato: “È particolarmente emozionante per me trovarmi in questo teatro, a Rifredi, che ha fatto conoscere in Italia grandi autori e per me anche grandi amici come Josep Maria Miró e Sergio Blanco, e che da più di 4 decenni si fa ambasciatore del teatro italiano all’estero e di quello internazionale a Firenze. Sono anche molto fortunato ad avere Angelo Savelli come traduttore, perché è un conoscitore profondo del teatro e dei miei testi. È un privilegio lavorare a stretto contatto con lui, con Giovanni Ortoleva e con tutti gli attori. Ho sempre pensato che il teatro sia un processo, e l’opportunità di condividere uno spazio con drammaturghi italiani contemporanei è per me un grande regalo.
Credo che il teatro sia un viaggio di andata e ritorno, dunque non si tratta tanto di insegnare o apprendere, ma di condividere, confrontarsi. Qui quello che potrò offrire al pubblico sarà forse poco rispetto a quello che porterò via con me. Facciamo teatro con l’idea di conoscerci e riconoscerci, di andare incontro all’altro, molto al di là degli spazi fisici, degli argomenti trattati o dei costumi di scena. L’obiettivo è far incontrare l’anima dello spettatore con quella dell’autore, per riconoscersi simili e uguali.”
Gli spettacoli di Abel González Melo
Venerdì 6 maggio alle 21.00 andrà in scena “Chamaco. Una storia cubana”, a cura di Angelo Savelli, traduttore di Melo per l’Italia, con otto interpreti spesso protagonisti delle produzioni del Teatro: Lidia Castella, Mauro D’Amico, Olmo De Martino, Fabio Magnani, Ciro Masella, Riccardo Naldini, Diletta Oculisti e Samuele Picchi.
La scoperta, nella notte di Natale, del corpo di un giovane assassinato, mette in luce strane connessioni familiari tra gli otto personaggi della storia; una partita a scacchi dove non è solo il destino a muovere le pedine, ma anche il malessere sociale, la corruzione, la libido e l’ipocrisia.
Venerdì 13 maggio alle 21.00 sarà il momento di una seconda lettura, questa volta a cura del giovane regista fiorentino, menzione speciale alla Biennale Teatro, Giovanni Ortoleva: “Raccontami tutto da capo”, con Valentina Picello e Annibale Pavone.
Thriller sentimentale con un tocco di commedia nera e funambolico esercizio di stile, lo spettacolo segue la cinica ascesa al potere di due giovani attori: tradimenti, vendette, crimini a un passo dall’abisso si susseguono mentre, come in un gioco di specchi, si apprestano a portare in scena il Macbeth shakespeariano.
Gli incontri
In programma anche occasioni di approfondimento, seminari e incontri con i protagonisti del panorama teatrale contemporaneo, tutti a ingresso gratuito.
Al Teatro di Rifredi, venerdì 6 maggio alle 17.30, sarà presentato il volume “Antologia teatrale”, con la partecipazione delle professor Antonia Lezza (Unisa), Laura Caretti (Unisi), Stefania Stefanelli (Accademia della Crusca), Antonia Ida Fontana (Società Dante Alighieri – Comitato di Firenze), del regista Angelo Savelli, e il patrocinio del Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo, dell’Università di Salerno e della Società Dante Alighieri di Firenze.
Sempre alle 17.30, venerdì 13 maggio sarà possibile partecipare alla tavola rotonda “Drammaturgie”: tra gli artisti che interverranno nomi celebri quali Emma Dante, Antonella Questa, Davide Carnevali, Michele Santeramo, Tindaro Granata e Abel González Melo, con la conduzione del professor Renzo Guardenti (Unifi) e il patrocinio dell’Università di Firenze, Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo.
Martedì 10 maggio ci si sposta presso il Centro Studi per la Traduzione di Siena, dove alle 17.00 si terrà l’incontro “Lingue in scena – scrivere e tradurre il teatro”, condotto da Abel González Melo e Angelo Savelli con la moderazione del professor Daniele Corsi (Unistrasi) e il patrocinio dell’Università per Stranieri di Siena e del DFCLAM dell’Università di Siena.