Dal 5 luglio al 1° settembre 2024 Pietrasanta ospiterà una “virtual reality experience” che permetterà di passeggiare dentro i quadri di uno dei maestri della pittura en plein air, protagonista dell’Impressionismo francese: Claude Monet.
“Inside Monet”, a cura di Way Experience azienza leader nelle esperienze immersive, unisce nuove tecnologie, arte ed emozioni, ed è pensata per un pubblico di tutte le età.
Entrando nello specifico si tratta di una passeggiata a tappe tra reale e virtuale nelle strade del centro storico di Pietrasanta accompagnati da un attore che racconterà la vita di Monet, le sue passioni, grazie alla drammaturgia di Libero Stelluti.
I partecipanti, dopo aver indossato i visori VR, che consentono di muoversi a 360 gradi, si immergeranno nei suoi quadri, cogliendone ogni sfumatura per vivere un’esperienza di una totale immersione nelle opere dell’artista e assaporarne ogni singola sfumatura accompagnati dalla voce di Luciano Bertoli.
L’iniziativa è organizzata dal MuSA di Pietrasanta su incarico della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e la collaborazione di Mutua BVLG Ets, sostenuta dalla Banca Versilia Lunigiana Garfagnana.
“Più si creano occasioni diverse e originali di proporre e far vivere l’arte, più crescono le nostre possibilità di ampliare la platea del pubblico. – ha sottolineato Alberto Stefano Giovannetti, sindaco di Pietrasanta – Anche nelle nostre sedi museali, alle “classiche” visite abbiamo affiancato soluzioni più tecnologiche e accattivanti, come la mostra immersiva nel Salone dell’Annunziata dedicata ai 40 anni del museo dei Bozzetti: ben venga, dunque, questa fusione reale-virtuale fra gli ambienti di Pietrasanta e la vita di un grande artista come Claude Monet, un’iniziativa che arricchirà in modo del tutto particolare l’offerta turistica e culturale dell’estate 2024 nella nostra città.
“Aprire mondi impossibili è da sempre la nostra mission – afferma Pier Francesco Jelmoni, co-founder di Way Experience –. In ogni progetto portiamo lo spettatore a vivere in prima persona emozioni in altri tempi e in altri contesti storici, così da potere comprendere la storia e il presente, l’arte e tutti gli avvenimenti socio-culturali che affrontiamo nei nostri progetti. Inside Monet porta Parigi e i fermenti dell’Ottocento a Pietrasanta, traghetta lo spettatore nel porto di Le Havre e gli mostra i riflessi della luce dell’alba sull’acqua, guida il compagno di viaggio nella storia dell’Impressionismo e nell’intimità dei ricordi del pittore, svelando le stesse emozioni da lui provate e da lui tradotte su tela. Con una punta di orgoglio possiamo dire che in questo progetto di experience culturale la realtà virtuale supererà la fantasia dei partecipanti”.
Inside Monet: tutte le tappe dell’esperienza
Il punto di partenza della mostra è il salon-atelier di Claude Monet a Giverny, in Normandia, scrupolosamente ricostruito attenendosi a quello reale. La stanza, nel corso dell’esperienza, scena dopo scena, si arricchirà dei quadri realizzati dal pittore nei quali verrà proiettato lo spettatore, delle fotografie dei luoghi a lui cari raffigurati nei suoi lavori e degli oggetti personali.
Nella prima tappa il partecipante si troverà il paesaggio marino del porto di Le Havre nella foschia dell’alba di Impressione, Levar del Sole (1872).
La seconda tappa condurrà il visitatore nella distesa di verde tenue e di rosso scarlatto catturata dall’artista nel quadro I papaveri (1875), in quell’atmosfera tipica di aria estiva e in quella luce che Monet amava “catturare” dipingendo en plein air.
La terza tappa sarà una delle passeggiate che la moglie di Monet faceva insieme al figlio durante le calde giornate estive sulle colline di Argenteuil. Entrando nel quadro La passeggiata (1875) lo spettatore osserverà il vestito di Camille ondeggiare e l’erba abbandonarsi alla gradevole brezza estiva che avvolge tutto il paesaggio.
La quarta tappa, all’interno degli spazi del MuSA, permetterà ai partecipanti di muoversi tra i video altamente tecnologici e apprezzare I covoni (1890-91).
Lo stagno delle ninfee (1899) è la quinta e ultima tappa del percorso. Monet considerava il suo giardino di Giverny il suo capolavoro più bello, ed è qui che nasce la serie di oltre 250 dipinti con protagoniste le ninfee.