La lotta alla siccità passa da strategie mirate per la difesa della terra. Un aiuto in più per gli agricoltori contro i cambiamenti climatici arriva dal progetto “open access” Agriwater: sulla piattaforma educativa si trovano idee e interventi da applicare nel quotidiano per non sprecare acqua.
Il progetto Agriwater finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea si propone di raccogliere e diffondere conoscenze ed esperienze reali delle diverse possibilità di adattamento alla siccità. Vengono offerte soluzioni per una gestione dell’acqua più adeguata alle persone che vivono, lavorano o possiedono terreni agricoli.
Ad esempio la Argiano Srl di Siena ha promosso una serie di iniziative per migliorare la qualità dei suoli: un suolo vitale mantiene di più l’umidità e trattiene l’acqua. L’azienda agricola Poeta Otello promuove la raccolta di acqua piovana dal tetto della serra e la successiva miscelazione con l’acqua di falda, contaminata da boro. Un modo per migliorare l’irrigazione.
Queste sono alcune delle testimonianze raccolte dal learning Hub a conclusione di un lavoro di due anni. Oltre all’Italia, rappresentata dall’Università di Firenze, hanno partecipato Repubblica Ceca, Belgio, Cipro, Germania e Spagna. Il coordinamento della Association of Private Farming of the Czech Republic.
Le 40 best practice e l’altro materiale educativo utile a sensibilizzare e a motivare i vari stakeholders sulle possibili strategie innovative di adattamento alla siccità sono stati messi a disposizione sulla piattaforma “open access”.
L’evento di presentazione, promosso daI Water Harvesting Lab del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, è in programma giovedì 8 settembre all’Aula Magna della Scuola di Agraria dell’Università di Firenze (Piazzale delle Cascine, 18).
“Il cambiamento climatico sta aumentando la possibilità di siccità prolungate in tutta Europa, e le aree interessate vedranno una forte riduzione delle precipitazioni per lunghi periodi di tempo. Tali carenze comporteranno impatti negativi sulle colture e una riduzione della qualità del suolo, oltre a creare una carenza di acqua potabile per l’allevamento” sottolinea Elena Bresci, coordinatrice del progetto per il DAGRI.
“L’utilizzo di strategie di adattamento alla siccità -conclude – necessiterà di una preparazione specifica. Agricoltori e altri soggetti interessati dovranno considerare le proprie possibilità, il territorio, le caratteristiche del suolo, le opzioni e il contesto legale”.