Il 2022 è stato un anno da record per gli agriturismi toscani, il migliore di sempre, con quasi 5 milioni di presenze, il 13,8% in più rispetto al 2019 che era stata la stagione record per il settore e quasi 1,2 milioni di arrivi (+7%). Il settore quindi ha non solo recuperato ma addirittura superato il periodo pre-Covid.
A dirlo è un’analisi di Coldiretti Toscana e Terranostra sulla base dei dati Istat in vista del ponte del 2 giugno. Con 5.400 strutture agrituristiche la Toscana è la regina del turismo rurale in Italia:4.912 le strutture che offrono alloggio per 84 mila posti letto, 1.998 la ristorazione, 2.583 attività ricreative, 1.651 degustazione e 172 piazzole di sosta per l’agricampeggio secondo il rapporto 2022 di Ismea.
Tutto esaurito per il ponte del 2 giugno
“Gli agriturismi hanno avuto un ruolo strategico nella tenuta del turismo toscano durante la fase più acuta della pandemia e nella sua successiva ripartenza dimostrando una straordinaria elasticità nel rispondere ad uno scenario in continua evoluzione – spiega Luca Serafini, Presidente Terranostra Toscana – il 2022 è stato un anno straordinario, sospinto dalla grande voglia dei turisti di tornare alla normalità e dal ritorno soprattutto degli stranieri. La nuova stagione è partita bene con i ponti di Pasqua e del 1 maggio che hanno registrato il tutto esaurito. Anche per il ponte del 2 giugno ci sono buone previsione con il tasso di occupazione che ha raggiunto, in molte strutture, il 90%.”.
Nel 2022, secondo l’elaborazione dei dati Istat da parte di Coldiretti e Terranostra Toscana gli arrivi negli agriturismi sono stati, per la precisione, 1 milione 173mila. Fondamentale il ritorno in Italia, dopo la fase pandemica, degli stranieri con un incremento del 14,5% degli arrivi e dell’11,6% delle presenze.
Il segreto? La multifunzionalità degli agriturismi
A determinare il rilancio dell’accoglienza rurale, che nel 2020 aveva conosciuto un vero e proprio tracollo con il 43% in meno di presenze, è la grande capacità delle aziende agrituristiche di proporre anche tantissime attività che spaziano dalle visite in cantina all’equitazione, dall’aperitivo tra i filari alle fattorie didattiche. Le aziende agrituristiche toscane sono campionesse di multifunzionalità: il 69,2% delle aziende agricole che propongono attività connesse è un agriturismo secondo l’ultimo rapporto di Ismea.
“Le attività negli agriturismi avvengono outdoor, in spazi aperti e questo è stato, ed è tutt’oggi, un enorme vantaggio ed un valore importante per tutto il sistema turistico regionale – conclude Serafini – le nostre campagne sono diventate teatri naturali per tante iniziative culturali, dove sono fiorite attività che fanno scoprire le strutture, il territorio, la buona cucina e le tradizioni ponendo sempre al centro il ruolo dell’uomo per la salvaguardia della natura e della biodiversità.”