“Non sprechiamo questa pandemia”. Interviene così Gennaro Giliberti, dirigente della Regione Toscana per il settore agricoltura, durante l’incontro organizzato da Anci Toscana sulla tradizione agricola della Costa degli Etruschi e dell’Alta Val di Cecina. Venerdì 19 febbraio si è svolto infatti un nuovo convegno online del ciclo “ConosciAmo la Toscana Rurale” che ha visto la partecipazione di accademici, istituzioni e produttori.
Il webmeeting, nato in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili e il patrocinio di Unicoop Firenze, con l’apporto dell’ambito turistico della Costa degli Etruschi, nonché dei Comuni e dell’Unione dell’Alta Val di Cecina, ha cercato di approfondire le problematiche e le potenzialità del territorio al fine di definire nuove politiche di sviluppo socio economico.
“La pandemia ci sta mettendo a dura prova, è vero, ma questo è il momento per progettare nuove idee – continua Giliberti -. Quando torneremo alla normalità, questi spunti saranno il carburante perfetto per ripartire”.
L’impegno della Regione Toscana
La Regione Toscana sta lavorando per valorizzare quello che viene definito il turismo rurale. Come è noto, ha introdotto il concetto di enoturismo, grazie a una legge che regolamenta tutto il movimento turistico che è in qualche modo connesso e collegato al vino. “Adesso stiamo lavorando all’oleoturismo poiché anche l’olio per la Toscana rappresenta un forte elemento di attrattività – continua il dirigente –. Ma non solo: stiamo avviando una riflessione collettiva per delineare le strategie di promozione di piccoli birrifici e birrifici artigianali attraverso il birraturismo“.
Toscana, Rinascimento senza fine
La Regione ha lanciato inoltre la campagna di promozione turistica “Toscana, Rinascimento senza fine” che ha come obiettivo quello di sostenere la ripartenza del turismo, dopo i difficili mesi del lockdown, anche dal punto di vista dell’enogastronomia.
La campagna, realizzata da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, vuole presentare l’espressione più autentica dei territori: la bellezza diffusa, la capacità della Toscana di nutrire l’anima attraverso i suoi borghi e i suoi sorprendenti sapori.
Costa degli Etruschi e Val di Cecina, destinazioni per foodies
E la Costa degli Etruschi e la Val di Cecina, dal punto di vista turistico, non hanno niente da invidiare alle altre destinazioni. Qui, infatti, si trovano varie “sfumature” di turismo: da quello balneare a quello sportivo, dal culturale all’enogastronomico. I prodotti tipici, le ricette, le tradizioni agricole possono essere quindi un punto di partenza per lo sviluppo territoriale.
A questo proposito, l’evento di Anci Toscana è stata la cornice ideale per presentare alcune delle eccellenze locali, come vino, cereali, olio, farina di castagne e non solo. Ma soprattutto è servito per conoscere le aziende e gli artigiani del gusto, che sono anche i migliori ambasciatori del territorio: sono loro infatti che porteranno – si spera presto – le tipicità toscane in giro per il mondo.