Ci sono anche i ricercatori dell’Università di Siena, guidati dal professor Stefano Campana, nel progetto di ricerca sull’agricoltura di precisione e la trasformazione del paesaggio agricolo contemporaneo che è stato appena finanziato con 200mila sterline dalla British Academy.
Dall’archeologia all’agronomia
Il progetto ha come capofila l’Università di Glasgow, e vi collaborano l’Università di Ghent, l’Università di Firenze, lo Spanish National Research Council e il Landscape Research Centre. L’obiettivo è migliorare la comprensione dei paesaggi agricoli contemporanei e esplorare le implicazioni a lungo termine dell’agricoltura di precisione per la loro trasformazione e per le comunità agricole, attraverso un’indagine interdisciplinare che abbraccia l’archeologia, la conservazione e la promozione del patrimonio culturale e l’agronomia.
Una sperimentazione che coinvolge le aziende senesi
Il gruppo dell’Università di Siena, in particolare si occuperà di identificare aziende agricole locali già attive nel settore dell’agricoltura di precisione con le quali avviare una prima sperimentazione finalizzata all’acquisizione oltre dei dati agritech, compresi quelli sulla presenza nel sottosuolo di stratigrafie archeologiche.
“Oggi – spiega il professor Stefano Campana, docente del dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali – i paesaggi agricoli rurali vengono radicalmente trasformati dall’introduzione di tecnologie agricole avanzate e dall’introduzione di nuove politiche e incentivi per affrontare la crisi climatica, la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare. Questo progetto mira a studiare i paesaggi agricoli rurali come entità complesse radicate nelle interazioni uomo-ambiente e plasmate dalle pratiche agricole contemporanee con l’obiettivo di comprendere e guidare questa trasformazione”.