In Toscana l’agricoltura è sempre più bio. Le superfici coltivate e gli operatori del biologico sono in aumento, anche grazie ai consumatori che premiano il bio, un trend già presente negli scorsi anni e in crescita sotto la spinta della svolta green degli italiani favorita dall’emergenza Covid-19.
Lo ha rilevato Coldiretti Toscana sulla scorta dei dati del rapporto “Bio in cifre 2020” presentato dell’Ismea all’incontro organizzato dalla Coldiretti per la presentazione del rapporto annuale del SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’agricoltura biologica) che registra i principali numeri del settore in Italia: mercato, superfici, produzioni del biologico italiano con le tendenze e gli andamenti storici.
Le superfici bio crescono del 4% e gli operatori dello 0,7%
“Crescono le superfici biologiche in Toscana del 4% e anche gli operatori dello 0,7%, un chiaro segnale di quanto sia gli agricoltori che i consumatori credano fortemente nel valore aggiunto delle produzioni biologiche. La spinta green è testimoniata anche dal successo del bando del biologico del PSR Toscana 2014 – 2020, dove a fronte dei 17 milioni di euro di risorse stanziate, sono arrivate alla Regione domande per 22 milioni di euro” spiega il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi.
In Toscana le superfici biologiche hanno raggiunto 144mila ettari e gli operatori sono oltre 5mila, secondo i dati di Coldiretti Toscana, con le colture foraggere (30%), cerealicole (17%), viticole (10%) e olivicole (11%) che fanno la parte da leone in termini percentuali.
Per difendere i primati della produzione Made in Italy, aggiunge Coldiretti Toscana, ed evitare che vengano spacciati per nazionali prodotti di eccellenza del paniere agroalimentare biologico è necessario accelerare sul marchio per le produzioni biologiche ‘made in’, preservandone l’immagine ed anche per consentire ai cittadini scelte di acquisto più consapevoli.
Acquistare direttamente dalle aziende e nei mercati di Campagna Amica
In attesa che questo avvenga il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti con certificazione bio direttamente nelle aziende agricole e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, nei quali viene garantita l’origine nazionale degli alimenti in vendita, con la possibilità d’incontrare e parlare con gli stessi produttori.
“È necessario incentivare il consumo dei prodotti biologici attraverso iniziative di informazione, formazione ed educazione al consumo, anche attraverso collaborazione con le associazione dei consumatori attive in Toscana”, conclude il presidente Filippi.