Nuove opportunità per i giovani agricoltori: la Giunta regionale, su iniziativa della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, ha approvato le disposizioni specifiche per l’attuazione del bando della sottomisura 6.1 ‘Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori – annualità 2024′.
Il bando ha una dotazione finanziaria di 3 milioni e 200mila euro ed è atteso per il mese di luglio 2024: inserito nell’ambito di Giovanisì, progetto regionale per l’autonomia dei giovani, e vuole incentivare la fase di avvio di nuove imprese condotte da giovani agricoltori con l’obiettivo non solo di favorire il ricambio generazionale ma anche sostenere la permanenza degli under 40 nelle aree rurali.
Dalla Regione si spiega che il bando dà la possibilità ai giovani di ottenere un premio (a fondo perduto) di 65.000 euro per l’avviamento dell’attività agricola e dei contributi agli investimenti. Il premio sale a 70.000 euro in caso di insediamenti in aziende ricadenti in aree montane.
I beneficiari devono avere un’età tra i 18 anni compiuti e i 41 non ancora compiuti e che si insediano per la prima volta in azienda agricola in qualità di capo azienda e che possiedono adeguate qualifiche e competenze professionali o che le conseguiranno entro la data di conclusione del piano di sviluppo aziendale.
“Una recente ricerca – commenta il governatore Eugenio Giani – ha mostrato che le aziende agricole condotte da under 35 in Italia generano una produzione ad ettaro che è circa il doppio rispetto lla media europea e ben sopra Francia, Spagna e Germania. I giovani che si dedicano a questa attività vanno dunque sostenuti perché troppi sono gli ostacoli che impediscono o rallentano il loro ingresso e la continuità nella gestione delle imprese agricole: dalla mancanza di accesso al credito, alla burocrazia”, “solo così potremo costruire una Toscana e al tempo stesso un’Europa più forte”.
Per Saccardi questo sostegno “non solo contribuisce a combattere l’invecchiamento progressivo dell’imprenditoria agricola che anche in Toscana si sta verificando, ma aiuta lo sviluppo delle imprese agricole favorendone una maggiore dinamicità con conseguente aumento della competitività del settore e della vitalità del sistema produttivo perché i giovani sono naturalmente più propensi all’innovazione, all’ammodernamento e alla diversificazione delle attività aziendali”.