Il sensitivo e noto volto televisivo livornese Paolo Bucinelli, 69 anni, conosciuto con il nome d’arte Solange, è stato ritrovato morto nel pomeriggio di ieri nella sua abitazione di Collesalvetti (Livorno). A trovare il corpo i vigili del fuoco, avvisati da alcuni amici di Bucinelli che si erano preoccupati perché non rispondeva da giorni al telefono. Una volta arrivati a casa gli amici hanno provato a chiamarlo e hanno sentito suonare il cellulare da fuori la porta, a quel punto hanno chiesto aiuto ai vigili del fuoco, che una volta entrati nell’abitazione hanno trovato il cadavere sul divano. Il medico del 118, intervenuto sul posto con i carabinieri, ha confermato il decesso, che sarebbe avvenuto per cause naturali. Secondo quanto raccolto dai militari Bucinelli era andato al pronto soccorso domenica scorsa per un problema glicemico e poi era stato dimesso.
Solange in Tv
Il corpo di Solange sarà restituito ai familiari, appena espletate le formalità di rito. Non sarà eseguita l’autopsia, spiegano i carabinieri, poiché per il magistrato il decesso è compatibile con le cause naturali come sostenuto dal medico intervenuto sul posto. Secondo gli accertamenti effettuati, l’appartamento era in ordine e chiuso dall’interno, visto che i vigili del fuoco sono dovuti entrare dalla finestra, e sul cadavere non c’erano segni di violenza. Negli anni Ottanta aveva frequentato assiduamente gli ambienti televisivi, sia in Rai sia in Mediaset. Ha partecipato, tra le tante trasmissioni, anche a “La sai l’ultima?”, “Buona Domenica”, “Domenica in” e al reality “La fattoria”, condotta da Daria Bignardi. Aveva scritto libri e inciso alcune canzoni. Negli ultimi anni Solange stava conducendo una trasmissione su 50 Canale, rete locale pisana: dispensava consigli agli spettatori che telefonavano da casa.
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È morto anche Riccardo Cioni
Oltre a Solange, in questi giorni è morto un altro personaggio molto noto in Toscana. È infatti scomparso oggi all’età di 66 anni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Livorno, dopo un intervento d’urgenza per patologie non riconducibili a Covid, il dj livornese Riccardo Cioni. “Strappato dai propri affetti familiari, a causa di breve ed improvvisa malattia non collegata alla recente epidemia, è venuto a mancare Riccardo Cioni” scrivono la moglie, il figlio, i cognati e i nipoti in un post su facebbok. Conosciutissimo anche a livello internazionale fin dagli inizi degli anni Ottanra con il brano “In America” e con moltissime altre produzioni, in quasi mezzo secolo di attività ha fatto ballare generazioni di appassionati, mixando la migliore musica degli ultimi 40 anni (e in particolare la musica ’70-’80).
Musicista e Dj
Come musicista – era bassista -, Cioni nasce alla metà degli anni ’70 quando comincia a suonare ed esibirsi con il gruppo livornese “I Quattro”. Poi è arrivata la passione per il mixaggio e per la consolle in discoteca e in radio, con la trasmissione “Dj full time”. Nel corso della sua lunga carriera ha partecipato a trasmissioni come “Domenica in”, “Festivalbar”, “Discoring”, “Discoteca Festival” e tante altre trasmissioni Rai e Mediaset. Il giorno di Natale, sulla sua pagina facebook, aveva ringraziato medici, infermieri e volontari del 2/o padiglione dell’ospedale di Livorno, dove era stato ricoverato per Covid “per l’impegno, la professionalità, la dedizione e la cortesia dimostrata in questi giorni”. “Con la promessa – aveva concluso – che, quando l’emergenza Covid sarà alle spalle, organizzerò un evento per ringraziarvi personalmente”.