Il mondo del calcio dà l’addio all’ex calciatore e allenatore Aldo Agroppi, morto giovedì 2 gennaio all’ospedale di Piombino all’età di 80 anni. Agroppi era ricoverato da qualche giorno per una polmonite bilaterale.
Agroppi era malato da qualche tempo, un paio di settimane fa il ricovero all’ospedale di Piombino. Nella sua città natale, qui era nato il 14 aprile 1944, è stata allestita la camera ardente nella sede del commiato della Pubblica Assistenza. Lascia la moglie Nadia e i figli Nilio e Barbara.
Uno sportivo con tante esperienze alle spalle prima da calciatore poi da mister e infine da opinionista tv ironico e sarcastico.
Le esperienze come calciatore
Da calciatore aveva debuttato nelle giovanili della squadra della propria città, Piombino, per poi indossare anche le maglie di Torino e Genoa, Ternana, Potenza e Perugia.
Con i granata ha giocato otto stagioni, 212 presenze e 15 gol con la doppia ciliegina delle Coppe Italia vinte nel 1967-68 e 1970-71, diventandone una vera e propria bandiera. Al Perugia, dove chiuse la sua carriera di calciatore, disputò due stagioni in Serie A da capitano. Per lui cinque le presenze in Nazionale.
La lite con i tifosi viola per Antognoni
Dal calcio giocato passò alla panchina come allenatore. L’esordio fu col Pescara in Serie B nel 1980-81, l’anno dopo firmò la promozione del Pisa in Serie A. Una breve parentesi al Padova, dal quale si dimise per depressione, prima di approdare al Perugia nel 1984-85: un campionato eccezionale con un solo match perso in campionato, un record per la Serie B ma non bastò alla squadra umbra per assicurarsi la promozione.
La Fiorentina ha rappresentato un momento importante nella sua carriera: alla guida della squadra toscana in Serie A entrò in contrasto con gli ultrà viola per la gestione di Giancarlo Antognoni, una vera bandiera per la squadra. Si arriva così al primo marzo 1986, quando fuori dallo stadio Franchi si sfiorò la rissa: a soccorrere Agroppi fu però Daniel Passarella.
Non fu l’unico momento difficile della sua carriera. L’allenatore toscano fu squalificato quattro mesi per omessa denuncia nel caso del Totonero-bis. La sua carriera proseguì, senza più risultati di grande rilievo, sulle panchine di Como, Ascoli e ancora su quella della Fiorentina.
Le esperienze da opinionista in tv
Conclusa la sua esperienza da allenatore, Agroppi ebbe l’abilità di reinventarsi come opinionista televisivo: i suoi commenti tecnici e le sue posizioni anticonformiste erano particolarmente apprezzate dal pubblico del piccolo schermo.
Nel corso di questa esperienza tv ha partecipato a trasmissioni su circuiti regionali e nazionali tra su Italia 7, Rtv 38, La 7 e Rai, dove partecipò alla Domenica Sportiva. È stato anche dirigente del Livorno come uomo immagine ed esperto di comunicazione calcistica televisiva.
Il cordoglio di Fiorentina e Livorno
“Tutta la Fiorentina – è il ricordo del club viola sui social – esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi. Da calciatore aveva vestito la maglia del Torino (due Coppe Italia vinte e più di 200 presenze granata) e da tecnico si era seduto sulla panchina viola tra l’85 e l’86 e il 1993 per oltre 40 gare”.
Il Livorno, club dove gioca il nipote di Aldo Agroppi, Andrea Luci, ha espresso cordoglio per la morte dell’ex calciatore e allenatore piombinese. “L’Unione Sportiva Livorno – si legge nella nota – si unisce al cordoglio per la scomparsa di Aldo Agroppi. Le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici e in particolare al nostro capitano Andrea Luci“.
Il ricordo del presidente Giani
“Quella della scomparsa di Aldo Agroppi è una notizia che rattrista non solo la giornata ma la vita, è una di quelle notizie che non vorresti mai che ti raggiungessero, perché con uomini come lui se ne vanno, per tante ragioni, pezzi della nostra esistenza – sono state le commosse parole del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani-. Agroppi, con la sua corsa atipica, i capelli arruffati, lo ricordiamo come calciatore e bandiera del Torino, poi allenatore del Pisa e della Fiorentina, dirigente del Livorno e col suo accento toscano, con il suo modo di fare schietto e irriverente, come opinionista televisivo che non faceva sconti al sistema calcio. Fai buon viaggio, Aldo, la Toscana è orgogliosa di averti avuto come figlio”.
Le parole della sindaca Funaro
“Un uomo autentico, schietto e mai banale”. Così la sindaca di Firenze, Sara Funaro, e l’assessora allo sport, Letizia Perini, ricordano l’ex allenatore della Fiorentina Aldo Agroppi. “Il calcio italiano perde un grande personaggio – aggiungono in una nota – prima da calciatore, poi da allenatore e anche da commentatore Agroppi ha sempre dimostrato di essere una persona speciale e con grandi valori. Lo ricorderemo sempre con stima e simpatia”. “Ci uniamo al dolore della sua famiglia – conclude Funaro – alla quale porgo le condoglianze mie personali, dell’amministrazione e della città”.
Un minuto di silenzio sui campi
Un minuto di silenzio su tutti i campi, a partire dalle semifinali della Supercoppa italiana. Lo ha disposto la Federcalcio in omaggio ad Aldo Agroppi: “Una grande perdita per il calcio italiano – le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina – Da calciatore prima e da allenatore poi ha attraversato decenni da protagonista mostrando ottime qualità tecniche e grande personalità. Caratteristiche che lo hanno reso protagonista anche nel suo ruolo di commentatore, sempre vero e mai banale”.