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Eliminare la violenza dentro e fuori la Rete: accordo Regione-Anci per nuovi strumenti di sicurezza urbana integrata

Regione Toscana e Anci hanno sottoscritto un accordo che intende coinvolgere i Comuni a presentare progetti che la Regione finanzierà fino a 110.000 euro per la sicurezza urbana integrata

Partiamo dai dati: secondo una ricerca dell’ “Osservatorio (in)difesa” quasi la metà degli adolescenti ha vissuto sulla propria pelle atti di bullismo da parte di compagni (44,9%, che sale al 46,5% nei maschi). Il cyberbullismo, invece, colpisce di più le ragazze. Il 12,4% di loro afferma di esserne state vittime , contro il 10,4% dei ragazzi. A questo si somma la sofferenza provocata dai commenti a sfondo sessuale, subiti dal 32% delle ragazze, contro il 6,7% dei ragazzi .

Nel 2021 – tra maggio e ottobre – l’Istat ha realizzato un’indagine sugli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado: il 9,4% degli intervistati ha dichiarato di aver assistito in prima persona o di essere venuto a conoscenza durante la pandemia di episodi di cyberbullismo sui suoi compagni di scuola (oltre 350 mila ragazzi). Per quanto riguarda gli atteggiamenti violenti subiti erano nella maggior parte prese in giro per l’aspetto fisico o per il modo di parlare, con nomignoli ma anche a causa di storie messe in giro. Poi c’era tutta la parte della violenza fisica (spinte, botte, calci). Ed era un periodo dove era ancora in vigore il distanziamento sociale.

I dati a disposizione su fenomeni come questi, non necessariamente riguardanti solo gli adolescenti, sono ancora troppo pochi. Poche le denunce. Ma lo stesso Istituto nazionale di statistica ha deciso di avviare, nel settembre di quest’anno,  una nuova ricerca per monitorare questi fenomeni, incontestabilmente in aumento, e che proliferano, aumentano la propria carica di violenza, grazie e per mezzo dei potenti strumenti della rete. Perché si sa, ciò che finisce in rete non scompare e spesso le parole possono ferire più degli schiaffi.

Un accordo contro la violenza (online e offline)

“Questi dati destano sempre più preoccupazione, e la pandemia non ha certamente contribuito a ridurre i fenomeni di bullismo e cyberbullismo che rimangono una delle minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale”, così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore regionale alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo. L’occasione è stata la presentazione dell’accordo per la sicurezza urbana integrata sottoscritto da Regione Toscana e Anci , associazione nazionale dei comuni italiana nella sua articolazione toscana.

L’obiettivo dell’accordo è eliminare i fattori di marginalità e di esclusione sociale, non soltanto in rete ma anche nella vita reale. Ovvero prevenire il verificarsi di fenomeni di criminalità, di promuovere la cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e di convivenza civile.

“E’ il nostro modo – spiegano il presidente Giani e l’assessore Ciuoffo – per attuare concretamente il libro bianco sulle politiche regionali di sicurezza urbana a cui abbiamo iniziato a lavorare nel 2017 e che abbiamo approvato l’anno successivo. Grazie alla proficua collaborazione che abbiamo con Anci Toscana favoriamo tra i Comuni sia la divulgazione delle Linee guida regionali sulla sicurezza, che la conoscenza delle buone pratiche presenti sul nostro territorio e delle future opportunità di investimenti, che arriveranno con il supporto della nuova programmazione comunitaria del Fondo Sociale Europeo 2021-2027”.

L’accordo è valido tre anni e scadrà alla fine del 2025. Ai Comuni che presenteranno progetti finalizzati la Regione concederà fino a 110.000 euro di finanziamenti

Ecco come sarà articolato il progetto

“Realizzeremo nuovi progetti, sarà attivata la formazione dedicata, ci sarà scambio di esperienze e buone pratiche: tutti strumenti che sono certo porteranno buoni risultati. Bisogna lavorare sulla coesione sociale, sul disagio giovanile, sulla formazione e la riqualificazione urbanistica: anche la prevenzione è fondamentale per garantire la sicurezza urbana”, ha spiegato il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, che è anche presidente del Forum Italiano per la sicurezza urbana.

Nell’ambito della realizzazione dell’Accordo verrà costruito un database con tutte le realtà territoriali di sicurezza urbana integrata.Verranno poi presentate alcune buone pratiche con l’obiettivo di stimolare l’interesse delle amministrazioni locali e fornire prime indicazioni e strumenti utili alla costruzione di progetti da candidare.

Durante tutta la durata del progetto sarà attivo uno specifico servizio di supporto per le amministrazioni locali.

All’interno dei progetti co-finanziati ne verranno individuati quattro che avranno la funzione di progetti “pilota” e che verranno accompagnati lungo tutto il corso del loro svolgimento .

Si terranno attività di formazione rivolte al personale amministrativo e al terzo settore con l’obiettivo di codificare strumenti replicabili in futuro e di trasmettere pratiche e approcci in grado di stimolare l’attivazione continua delle comunità territoriali coinvolte.

La Rete, sorvegliata speciale

Infine all’interno del progetto Sicurezza urbana integrata si svilupperà anche un percorso sui fenomeni del bullismo, del cyberbullismo, del sexting, più in generale della sicurezza in Rete che, partendo dai dati nazionali e regionali e dalle esperienze, mirerà a mettere in campo buone pratiche che aumentino il grado di consapevolezza della gestione degli stimoli della “Rete” e favoriscano un consolidamento di intenti e di collaborazione tra enti pubblici, scuole e terzo settore.

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