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Abitare in montagna: 9,5 milioni di euro per residenzialità, prevenzione e servizi

Il fondo per lo sviluppo delle montagne, Fosmit, assegnato alla Toscana sarà impiegato attraverso due bandi per favorire i residenti nelle aree montane e prevenire il rischio idrogeologico

Montagna toscana: San Romano in Garfagnana

Nove milioni e mezzo di euro per aumentare residenzialità, prevenire il rischio idrogeologico e valorizzare i servizi in montagna: è così che la Regione Toscana impiegherà i nove milioni e mezzo di euro del fondo per lo sviluppo delle montagne, il Fosmit, assegnato dal Ministero per gli Affari regionali e le Autonomie per il 2025.

3,5 milioni di euro per la residenzialità in montagna

La giunta regionale toscana ha appena approvato la proposta di impiego che è articolata in due parti, una da 6 milioni e l’altra da 3,5 milioni di euro.

“È un provvedimento fortemente atteso dal territorio – ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani – contiene infatti elementi a sostegno delle nostre montagne, dell’economia e della realtà più complessiva della montagna e della sua fruizione. Gli ambiti individuati dal decreto Fosmit toccano settori in cui la Regione Toscana già si muove con diverse azioni e bandi che riscuotono una crescente attenzione. Ma l’elemento nuovo è che destineremo risorse in continuità con la legge sulla Toscana Diffusa: 3,5 milioni di euro serviranno infatti a favorire la residenzialità anche nei Comuni superiori ai 5000 abitanti, che arrivano fino ai 10mila. Inoltre, con un altro bando, valorizzeremo quei servizi ecosistemici che la montagna genera gratuitamente e che vanno a vantaggio di chi sta a valle. Crediamo che questa ulteriore iniezione di risorse contribuisca a stimolare le famiglie a stare nei borghi e nelle aree più diffuse che necessitano di un supplemento di impegno da parte della Regione: da un punto di vista sociale, abitativo, di trasporti, connettività on line, rigenerazione urbana, utilizzazione spazi per attività commerciali. Si tratta di territori che danno il loro contributo alla Toscana da molti punti di vista e per questo la Regione deve valorizzarli”.

“Le risorse Fosmit 2025 – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura e alla montagna della Toscana Stefania Saccardiserviranno anche per dare seguito ai bandi utili a incentivare la prevenzione del rischio idrogeologico rafforzando le difese rispetto a eventi che sono diventati più frequenti a causa del cambiamento climatico. Si tratta di risorse preziose per sostenere le aree montane affinché diventino sempre più un elemento di crescita economica e sviluppo sociale. Per noi le zone montane hanno un’importanza strategica anche per favorire i giovani e il ripopolamento di questi territori, nonché la crescita sostenibile e lo sviluppo economico e sociale. Con queste risorse interveniamo infine in aiuto dell’ecosistema che è una preziosa risorsa, ambientale, economica e turistica.”

Come saranno utilizzati i fondi

La prima tranche da 6 milioni sarà utile per scorrere le graduatorie di tre bandi 2024 rivolti alle Unioni dei Comuni montani, che hanno avuto successo e quindi molte richieste. Si tratta del bando per la prevenzione del dissesto idrogeologico, del bando per progetti e investimenti di altro tipo per contrastare lo spopolamento e del bando specifico per l’acquisto di attrezzature utili allo sgombero delle strade alla neve e dal ghiaccio.

La seconda tranche, di 3,5 milioni, sarà invece riservata a due nuovi bandi relativi alla legge regionale 11 del 2025 sulla Toscana diffusa. Il primo è un nuovo bando che incentiva la residenzialità ampliando la richiesta di acquistare casa anche nei Comuni fino a 10mila abitanti e non solo in quelli fino di 5000, come faceva il primo bando di cui, in ogni caso, continua a scorrere la graduatoria.

L’altro nuovo bando, rivolto agli enti territoriali, fa riferimento all’articolo 14 della stessa legge 11 sulla Toscana diffusa e riguarda la valorizzazione dei servizi ecosistemici, cioè quella serie di servizi che i sistemi naturali che si trovano nelle aree montane generano a favore dell’uomo e direttamente o indirettamente, influenzando e sostenendo la vita ed il benessere umano anche di chi sta a valle.

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