In A1 apre al traffico il nuovo tratto a tre corsie tra Barberino di Mugello e Firenze Nord in direzione Sud. A partire dal pomeriggio di sabato 19 marzo, i 17,5 km del nuovo tracciato, realizzati come naturale prosecuzione della Variante di Valico, saranno percorribili. Vede così la luce un’opera strategica per la viabilità dell’Italia.
Uno degli snodi più trafficati dell’A1
La nuova infrastruttura aumenta la capacità da 4 corsie a 7 corsie del tratto tra i più trafficati d’Italia: di media, durante le ore di punta, il passaggio è di oltre 100 veicoli al minuto. La maggiore fluidità del traffico comporterà una riduzione dei tempi di percorrenza pari al 30% e un contenimento delle emissioni di Co2 (-2000 tonnellate all’anno).
Il nuovo tratto prevede nei 17,5 km complessivi – di cui 10 km in sotterraneo – tre corsie di marcia da 3,75 metri, più una corsia di emergenza sui tratti all’aperto. Il progetto rientra nel più ampio piano di sviluppo del nodo toscano dell’Autostrada del Sole, tra gli svincoli di Barberino e Valdarno. Nel complesso riguarda un totale di 120km.
Le caratteristiche dell’intervento
Il progetto, con un investimento totale di circa 1 miliardo di euro, si caratterizza per 4 infrastrutture principali, due gallerie e due viadotti: in questo contesto, spicca la Santa Lucia, la più lunga galleria a 3 corsie realizzata in Europa (circa 7.750 m), dotata di avanzati sistemi high-tech e scavata con l’ausilio della fresa TBM più grande mai utilizzata nel Vecchio Continente.
Oltre ai due nuovi fornici dell’infrastruttura, sono state realizzate gallerie artificiali di accesso (a Nord e a Sud), la piattaforma autostradale (nei tratti all’esterno delle gallerie), insieme all’installazione delle cabine tecniche e degli impianti di ventilazione, mitigazione incendio, telecontrollo.
I più innovativi sistemi di sicurezza
I fornici previsti nel progetto prevedono infatti le più innovative dotazioni di sicurezza per il monitoraggio digitale del traffico real time e per le emergenze, con impianti automatizzati di ultima generazione. In galleria presenti tecnologie innovative per garantire elevati standard di sicurezza e una migliore gestione del traffico e degli eventi critici. Sul nuovo tracciato sono stati inoltre realizzati il Viadotto Baccheraia (135 m) e il Viadotto Marinella (550 m), oltre alla Galleria Boscaccio (2.000 m).
Un progetto altamente sostenibile
Il progetto coniuga la realizzazione di una grande opera con la gestione e il rispetto del territorio e dell’ambiente che la ospita. Ne è un esempio il progetto di costruzione dell’area di servizio Bellosguardo (con il coinvolgimento di Arpat e CNR), nell’ambito del potenziamento del tratto con totale riutilizzo dei circa 4 milioni di metri cubi di terre scavate provenienti dagli scavi delle gallerie. Le terre saranno destinate anche a coprire parte del fabbisogno di altri importanti interventi sul territorio toscano, come il progetto autostradale della A11.
Le prossime sfide per la Toscana
I lavori per la realizzazione del nuovo tracciato sono stati eseguiti dalle squadre di Pavimental, società di costruzione del Gruppo. Saranno impegnati 21,5 miliardi di investimenti in nuove opere e interventi di ammodernamento al 2038: sul territorio toscano il via agli interventi per la riconfigurazione delle attuali carreggiate della A1 nel tratto tra Barberino e Firenze Nord, destinate a esclusivo utilizzo dei flussi in direzione Nord, con un totale di quattro corsie.
Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha dichiarato: “Queste opere, in generale, miglioreranno la mobilità in tutte le aree del Paese, comprese quelle interne. L’attuazione delle misure connesse al PNRR permetterà inoltre l’introduzione di innovazioni, tecnologiche e dei materiali, in grado di migliorare la qualità e la sostenibilità ambientale delle infrastrutture”.
La soddisfazione di Regione e Comune di Firenze
Le prospettive future che si aprono per la Toscana e Firenze sono state messe in evidenza dal governatore Giani. “Possiamo dire davvero che il 18 marzo 2022 è un momento storico. Si apre un percorso che vede quattro corsie interamente destinate alla distanza da Firenze a Bologna, saranno una per una riqualificate come è stato fatto per il tratto delle tre corsie intorno a Firenze. È una modernizzazione, un’innovazione molto importante per la Toscana, anche perché si accompagnerà a tutta una serie di opere complementari” ha spiegato il presidente Eugenio Giani.
“L’opera presentata è davvero epocale – ha aggiunto l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli invitando a continuare “con le opere compensative tanto richieste dalle nostre amministrazioni comunali e con la cura del ferro, gli investimenti ferroviari, il sistema tranviario , le piste pedo ciclabili. Insomma una Regione toscana che vuole a tutto tondo migliorare la mobilità per i propri cittadini e per le proprie imprese“.
Dario Nardella, sindaco di Firenze e della Città metropolitana fiorentina ha chiosato: “quest’opera accorcia l’Italia e rende più integrate due regioni e due territori metropolitani, Firenze e Bologna. Il successo di quest’opera deve servire da esempio per la sfida del Pnrr“.