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A Sorano una cantina vinicola vuole salvare il paese e il pianeta

Il progetto della Cantina del Rospo nasce contro lo spopolamento di San Giovanni delle Contee, ora propone il riuso sostenibile delle bottiglie di locali e ristoranti

I fondatori di Cantina del Rospo – Tommaso Furzi, Tommaso Ciuffoletti e Olmo Fratini

Un paese che si spopola di anno in anno e galleggia sulle 500 unità, una piccola cantina creata da tre amici per sperare di salvarne il futuro. Parte due anni fa l’avventura della Cantina del Rospo a San Giovanni delle Contee, frazione di Sorano.

Abbiamo fondato questa cantina per cercare di non veder morire questo paese. Siamo nella seconda provincia meno densamente abitata d’Italia e una di quelle che si va spopolando più velocemente, il nostro comune è uno dei più poveri d’Italia … insomma è uno di quei posti dove vale la pena sperimentare cose innovative” sottolinea uno dei fondatori Tommaso Ciuffoletti.

Una cantina per San Giovanni delle Contee

La Cantina del Rospo, a dispetto delle dimensioni ridotte, un po’ di movimento l’ha creato in paese. I tre amici e fondatori, con esperienze pregresse nel mondo del vino anche presso aziende blasonate, svolgono le lavorazioni in vigna e in cantina a mano. I vigneti sono condotti in un regime di rigoroso rispetto dell’ambiente. In cantina la mano è leggera nell’uso di solfiti.

Il risultato, a fine anno, sono circa 5.000 bottiglie. Vini di culto, come spesso capita, tra i wine lovers e gli esperti. Al punto che l’ultimo sabato di giugno, Cantina del Rospo organizza per le strade di San Giovanni delle Contee, la Disfida delle Contee. L’occasione per una degustazione tra giornalisti, critici, produttori e sommelier di livello assoluto.

Un appello per salvare il pianeta

Ma visto che salvare il paese non bastava, la Cantina del Rospo ha deciso di lanciare  un appello a pochi giorni dall’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra che si celebra il 22 aprile. Una proposta piccola ma significativa per salvare il pianeta. “Iniziamo a riusare le bottiglie del nostro vino, perché una bottiglia di vetro è già lì, non serve distruggerla per crearne una uguale”: suggerisce Ciuffoletti. La scoperta dell’acqua calda, qualcuno potrebbe dire, visto che per decenni c’è stata l’abitudine del vuoto a rendere. Soppiantata dalla pratica dello smaltimento nelle campane per il riciclo.

I fondatori di Cantina del Rospo

Produrre vino ha un impatto in termini di emissioni di CO2 e la voce che pesa di più è proprio quella relativa alla produzione delle bottiglie di vetro, che impattano per circa 1/4 delle emissioni totali associate a una bottiglia di vino. Ecco perché è importante intervenire -assicura Tommaso Ciuffoletti-. Il riciclo del vetro va bene, ma il riuso richiede meno energia e meno acqua e in generale ha un minore impatto. Certo deve essere fatto entro distanze non eccessive”.

bottiglie_Cantina del Rospo

Vino, imparare a riusare le bottiglie

La Cantina del Rospo per dare il suo contributo ha deciso di riusare le bottiglie vendute al ristorante del paese: 80 metri di distanza. In verità il progetto ha subito registrato le adesioni di altri locali e ristoranti del comune. Anche altre cantine della zona sono pronte a partecipare al progetto.

Se saremo bravi a coinvolgere altri potremo non solo aumentare l’impatto positivo, ma potremo anche qualificare il nostro territorio in un modo positivo. E magari anche qualche grande nome potrebbe prendere spunto. Noi intanto iniziamo!” conclude Ciuffoletti.

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