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A scuola con il cuore per insegnare a salvare una vita

Convegno sabato 26 novembre a Lucca sulla formazione dei docenti come istruttori per l’utilizzo dei DAE e delle principali manovre salvavita

La presentazione di “A scuola con il cuore”

Istituzioni, scuola, terzo settore e sanità uniscono le forze con l’obiettivo di salvare vite umane. L’occasione è fornita dal convegno ‘A scuola con il cuore, come insegnare a salvare una vita. Istituzioni e volontariato a confronto’ in programma a Lucca sabato 26 novembre presso il Real Collegio.

Una giornata di approfondimento, formazione e scambio organizzato dall’associazione di volontariato “Mirco Ungaretti Odv” di Lucca per celebrare i suoi primi 10 anni di attività. L’associazione, insieme al Provveditorato agli Studi di Lucca, Massa e Carrara, si pone l’obiettivo di dare vita a una collaborazione tra associazioni sul territorio nazionale, istituzioni, scuole e 118. Lo scopo è affrontare il tema della formazione dei docenti come istruttori per l’utilizzo dei DAE e delle principali manovre salvavita.

Il programma di “A scuola con il cuore”

Il convegno di sabato si aprirà con i saluti Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale, Ernesto Pellecchia, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Baccelli, assessore all’Urbanistica della Regione Toscana, Luca Menesini, presidente della provincia di Lucca, Mario Pardini, sindaco di Lucca, Francesco Bovenzi, direttore di Cardiologia dell’Ospedale San Luca di Lucca, Donatella Buonriposi, provveditore agli studi di Lucca. Tra gli altri interverranno il vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè e l’onorevole Mara Lapia, relatrice della legge 116/2021, denominata la “legge del cuore”.

L’iniziativa, presentata nella sede del Consiglio regionale a palazzo del Pegaso, sarà suddivisa in più momenti. Si partirà facendo il punto sulla legislazione in materia. Seguirà una sessione scientifica, con medici e ricercatori, per approfondire il tema della morte cardiaca improvvisa e della necessità di intervento rapido.

La consegna del premio BLSD Angel 2022

Si discuterà poi della formazione dei docenti con il modello utilizzato nelle scuole lucchesi. Infine, ci sarà uno spazio di confronto tecnico per capire come si stanno muovendo le associazioni e quali sono i progetti in atto in Italia. Si punta a produrre un documento unico da presentare ai tavoli istituzionali. Una sessione sarà dedicata anche a testimonianze di intervento sul campo e sarà consegnato il Premio BLSD Angel 2022 ai soccorritori laici protagonisti di interventi di salvataggio.

La presentazione di “A scuola con il cuore”

Durante la mattinata, in parallelo ai lavori del convegno, si terranno dei corsi ‘BLSD’ per 70 studenti del Liceo Artistico ‘Passaglia’ di Lucca svolto da istruttori docenti e volontari delle associazioni presenti mentre gli studenti dell’Istituto Superiore Istruzione ‘Sandro Pertini’ saranno presenti in sala in progetto alternanza scuola-lavoro attivato ad hoc.

L’esperienza dell’associazione “Mirco Ungaretti Odv”

Stefano Ungaretti, presidente dell’associazione “Mirco Ungaretti Odv” ha ricordato come il suo impegno nasca in seguito alla scomparsa prima del padre e poi del fratello Mirco per morte cardiaca improvvisa. Da qui l’impegno per la ‘formazione dei docenti’ come istruttori laici delle manovre salvavita.

È questo il modello da utilizzare per la divulgazione di queste pratiche e contrastare così la morte cardiaca improvvisa – ha affermato -. Con l’esperienza frutto di questi 10 anni d’attività e con i risultati ottenuti durante la pandemia, quando i nostri docenti istruttori hanno continuato a svolgere il loro lavoro con migliaia di ragazzi, abbiamo stimato che, se in ogni scuola d’Italia ci fosse almeno un docente istruttore ogni 210 alunni, la divulgazione delle manovre salvavita sarebbe capillare in pochi anni”.

Scuola, sanità e terzo settore per salvare vite

Il rapporto tra scuola, sanità e terzo settore deve diventare sempre più stretto, come abbiamo visto anche con la recente pandemia – ha ribadito Donatella Buonriposi, provveditore agli Studi di Lucca Massa e Carrara -. Da anni prendiamo parte attiva alle iniziative dell’associazione Mirco Ungaretti Odv organizzando momenti di formazione all’uso corretto del defibrillatore verso i giovani studenti ma anche verso i docenti. Crediamo molto in queste attività che mirano a salvare vite e catturano molto i giovani”.

Grazie all’associazione “Mirco Ungaretti Odv” scuole e palestre sono dotate tutte di un DAE e hanno docenti formati e formatori al loro interno. L’utilizzo pratico del BLSD è stato portato da alcuni studenti anche come prova individuale agli esami di maturità.

L’impegno del Consiglio regionale

Oggi siamo qui per mandare un messaggio forte sull’importanza del primo soccorso, e su quella di insegnarla a tanti, soprattutto alle ragazze e ai ragazzi – ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo -. Il cuore grande delle nostre associazioni di volontariato può far sì che la Toscana continui ad essere la Regione sempre vicina agli ultimi, sempre in grado di dare risposte a chi soffre, a chi è in difficoltà”. Mazzeo ha poi citato un episodio che ha coinvolto un suo conoscente, salvato da un arresto cardiaco in piscina da una persona che conosceva le manovre di primo soccorso.

L’importanza di formare i giovani

Di un progetto di valenza straordinaria ha parlato il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli. “È importante che l’ufficio di presidenza, il Consiglio regionale, la Toscana sostengano un’iniziativa che mette insieme mondo del volontariato, professionisti, istituzioni, per fare in modo che i ragazzi siano i principali protagonisti di un processo di salvataggio diffuso che può avvenire con l’utilizzo di un defibrillatore. Formando i ragazzi si creano delle persone, degli angeli, in grado di salvare gli altri”.

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