Oltre 1700 monografie, 80 riviste e 50 documenti audiovisivi. Ma non solo: c’è anche una sezione dedicata ai semi catalogati che possono essere richiesti dai coltivatori. È questo il patrimonio della nuova Biblioteca dell’Agrobiodiversità, inaugurata nel quartiere di Vingone, a Scandicci, alle porte di Firenze.
La raccolta, unica nel suo genere in Italia, è stata inserita nel circuito del Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina (Sdiaf) ed è gestita dall’associazione Reti Semi Rurali. Scopo della Biblioteca è quello di diventare un punto di riferimento per agricoltori, studiosi e curiosi che desiderano approfondire il tema dell’agro-biodiversità vegetale e animale e partecipare a un confronto culturale che coinvolge tutta la collettività.
Come è nato il progetto
“Siamo un’associazione, nata nel 2007, che racchiude altre 32 organizzazioni – racconta Riccardo Bocci, direttore Rete Semi Rurali –. Dal 2019 siamo in questa nuova sede in piazza Brunelleschi a Vingone. Ci occupiamo di sementi e conservazione di agrobiodiversità e abbiamo creato quella che chiamiamo la ‘casa delle sementi’ cioè una struttura in cui conserviamo e mettiamo a disposizione semi resilienti.
Insieme a questo lavoro, nel corso degli anni, abbiamo recuperato libri, riviste, materiali sul tema della biodiversità agricola e abbiamo avuto l’idea di sviluppare un sistema di conoscenza legato ai semi e, quindi, una biblioteca“.
Uno strumento utile per le scuole
“Aprire questo spazio a Vingone, in una zona periferica, è estremamente importante – continua il responsabile –: è un modo per proporre attività culturali sul territorio. Nonostante le difficoltà dovute al Covid, dopo l’inaugurazione della biblioteca, sono venute a trovarci varie scuole (soprattutto scuole medie) perché sono interessate a trasmettere ai ragazzi i temi del cibo e dell’agricoltura. Pensiamo che questo luogo abbia delle grandi potenzialità formative e didattiche“.
Un “distretto” alle porte di Firenze dedicato al tema agricolo
A pochi metri dalla Biblioteca dell’Agrobiodiversità, si trovano gli orti urbani del Comune di Scandicci che la Rete gestisce da due anni insieme ad altre associazioni: “L’ambizione – conclude Bocci – è quella di creare un percorso integrato, una sorta di ‘distretto’, alle porte di Firenze, dedicato al tema agricolo. Gli studenti, qui, potrebbero fare lezione, conoscere da vicino le varietà vegetali e consultare il materiale a disposizione“.
L’impegno della Regione Toscana per la biodiversità
“La difesa dell’agrobiodiversità e del biologico, l’attenzione verso un’agricoltura sempre più rispettosa dell’ambiente, la valorizzazione di un’alimentazione che diventi il simbolo della lotta al cambiamento climatico: sono queste le sfide dei prossimi anni e sono questi gli indirizzi per le politiche regionali del futuro – ha dichiarato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi all’evento di inaugurazione –. Ne discutiamo da tempo, come abbiamo fatto al G20 che si è tenuto a Firenze: questa sarà la frontiera sulla quale noi dovremmo misurarci. E la nuova Biblioteca di Scandicci, territorio in cui operano molte aziende di eccellenza, sarà sicuramente un centro importante per discutere di tutto questo, per definire le prossime strategie e scambiare le idee.
La Regione Toscana sta lavorando in questa direzione e sta investendo in numerosi progetti per incentivare l’agricoltura biologica. Inoltre possiamo contare sull’Ente Terre Regionali Toscane che, tra gli altri compiti, gestisce la banca della terra, quale strumento per favorire l’accesso dell’imprenditoria ai terreni agricoli e forestali. Per non parlare della Tenuta di Suvignano, confiscata alla mafia e restituita ai toscani, nella quale sorgerà il nuovo ‘Centro delle competenze’ sui prodotti agricoli e tradizionali”.
Scandicci è sempre più green
“Scandicci è sempre più impegnata per i valori della biodiversità, che stanno alla base di molte scelte ambientali che vengono fatte sia da noi come Comune, sia da un numero sempre maggiore di aziende, imprese, associazioni – ha spiegato il sindaco Sandro Fallani –; il lavoro e lo studio su questo tema sono in crescita e coinvolgono sempre più gli assessorati all’Ambiente, all’Agricoltura, alla Promozione del territorio e alla Cultura, che assieme hanno avviato un’attività di coordinamento, censimento e valorizzazione delle realtà che operano con i nostri stessi obiettivi di tutela dell’ambiente, di salute delle persone, di mantenimento degli equilibri della natura.
L’approfondimento e l’impegno per la biodiversità necessitano però di una conoscenza e di una ricerca sempre maggiore, per questo motivo la nuova Biblioteca dell’Agrobiodiversità che apre a Vingone rappresenta, anche a livello nazionale, una risorsa straordinaria e unica”.