Giovedì 27 maggio è stata inaugurata a Palazzo Fabroni, Museo del Novecento e del Contemporaneo di Pistoia, la personale A salire a le stelle (To Climb To The Stars)di Marinella Senatore una delle artiste italiane più note della sua generazione a livello internazionale.
La mostra curata da Ilaria Bernardi è stata allestita in occasione della consegna al museo dell’opera vincitrice della Sezione Dante dell’avviso pubblico Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere, promosso dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e Ministero della Cultura – Direzione Generale Creatività Contemporanea.
L’evento fa parte delle celebrazioni dedicate ai 700 anni dalla morte di Dante, ma si inserisce anche nelle manifestazioni dell’Anno Santo Jacobeo, dedicate al Patrono di Pistoia.
“Con la mostra dell’artista italiana Marinella Senatore, tra le più note a livello internazionale fra quelle delle sua generazione – ha dichiarato il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi -, l’amministrazione comunale celebra il settimo centenario della morte di Dante e arricchisce anche le manifestazioni dell’Anno Santo Iacobeo. Al termine della rassegna e prima di fare ritorno nella collezione permanente di Palazzo Fabroni, l’installazione della Senatore partirà per l’estero, per dar vita ad un ambizioso progetto espositivo disseminato in varie sedi in tutto il mondo, capace di mostrare al pubblico internazionale il meglio della creatività contemporanea italiana nell’ambito delle arti visive”.
A salire a le stelle
L’installazione “A salire a le stelle” trae ispirazione dai canti XXIV e XXV dell’Inferno che raccontano di Vanni Fucci, guelfo nero originario di Pistoia. Viene considerato il personaggio più fosco dell’intera cantica, condannato nella bolgia dei ladri perché autore del furto sacrilego del tesoro di San Jacopo custodito nel duomo di Pistoia.
Le altre opere in mostra
L’iopera si inserisce in un ampio percorso espositivo che, attraverso l’esposizione di opere del passato e opere inedite, tutte esemplari della pratica di Marinella Senatore, mette in luce la forte coerenza concettuale della sua intera produzione.
Sono esposte opere del passato, come NUI SIMU (That’s us) (2011) e Estman Radio Drama (2011) a celebrare i dieci anni dalla loro presentazione alla Biennale di Venezia del 2011, così come The School of Narrative Dance: Ongoing Documentary che ripercorre alcune delle esperienze partecipative organizzate dal 2013 in tutto il mondo da Marinella Senatore.
A questi lavori sono associate opere più recenti: la luminaria Assembly (2017), i disegni della serie It’s Time to Go Back to Street (2019), e i due importanti cicli Un corpo unico e Autoritratto (2020) che, realizzati per la mostra personale presso l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid del 2020 e portati a ulteriore sviluppo a Palazzo Fabroni con nuove produzioni.
Marinella Senatore si è formata in musica, belle arti e cinema. Le sue opere partono dalla partecipazione del pubblico, avviando un dialogo tra storia, cultura e strutture sociali. Ripensando al ruolo dell’artista come autore e del pubblico come destinatario, il lavoro di Senatore fonde forme di protesta, teatro di apprendimento, storie orali, linguaggi vernacolari, danza e musica di protesta, cerimonie pubbliche, riti civili ed eventi di massa, riflettendo sulla natura politica delle formazioni collettive e sul loro impatto sulla storia sociale di luoghi e comunità.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 5 settembre 2021, con ingresso gratuito fino al 31 luglio, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì ore 15.00 / 19.00; sabato, domenica e festivi ore 11.00 / 19.00; chiuso il lunedì.