Dal 30 marzo al 1 aprile 2023 l’antico borgo di Pontremoli in provincia di Massa e Carrara accoglierà “Curae Festival” primo festival in Italia dedicato a “Teatro, Mediazione e Giustizia Riparativa”, diretto e ideato da Paolo Billi regista del Teatro del Pratello, Federica Bruneli mediatrice della cooperativa Dike, Milano e Lisa Mazoni Associazione Puntozero di Milano, con la partecipazione dei soci dell’Associazione Nazionale Teatri e Giustizia Minorile.
Il festival che si terrà al Teatro della Rosa vede un ricco programma di spettacoli e tavole rotonde, obiettivo del progetto è far dialogare e confrontare registi di teatro, magistrati, mediatori, studiosi di diverse discipline, docenti di università italiane.
Il festival vuole porre domande, offrire prospettive, portare testimonianze sulle possibili interazioni tra teatro e giustizia riparativa, tra gli ospiti: Adolfo Ceretti, professore di criminologia, che ha accompagnato la stesura del decreto legislativo sulla giustizia riparativa, Carlo Nordio Ministro della Giustizia, Andrea Ostellari sottosegretario alla Giustizia e Carla Garlatti Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Il programma di Curae Festival 2023
Apre il Festival, giovedì 30 marzo (ore 9.30) un reading/happening di promozione della legalità sul tema de “l’ascolto”, l’ascolto che si offre e che si riceve: l’ascolto di se stessi, degli altri, nella natura, con letture di scritture e poesie composte dai ragazzi e studenti degli IPM nel corso di laboratori di scrittura. L’happening, condotto dal rapper Lucariello, dal mediatore Daniele Brattoli e dal regista Giuseppe Scutellà, vede la partecipazione in presenza di studenti di Istituti Superiori della Lunigiana e in collegamento streaming di diversi Istituti Penali Minorili (Bari, Airola, Catanzaro, Bologna, Pontremoli, Milano, Palermo, Cagliari, Acireale e Caltanisetta).
Alle 18.30 fa da contorno al festival, la presentazione del libro Io ero il milanese. La storia dei miei errori e della mia rinascita (ed. Mondadori) di Lorenzo S. e Mauro Pescio, alla presenza di uno degli autori, Mauro Pescio, e della mediatrice Federica Brunelli. Dopo il successo dell’omonimo podcast di Mauro Pescio, la vita dell’ex rapinatore detto “il milanese” diventa un libro: un’incredibile storia vera, appassionante e intrisa di forte umanità, che racconta la storia degli errori e della rinascita di Lorenzo S. (Caffè Letterario di Pontremoli , Piazza della Repubblica).
Venerdì 31 marzo la giornata si apre alle 9.30 con lo spettacolo Capuleti vs Montecchi, una mediazione possibile? una produzione di Puntozero in collaborazione con la cooperativa Dike e Università di Milano con testo e regia di Giuseppe Scutellà, che vede in scena ragazzi dell’IPM Beccaria, ragazzi in carico all’Ufficio Servizio Sociale Minorenni di Milano e ragazzi del territorio. Si tratta di una riflessione sul disagio, sulla devianza minorile, la giustizia, condivisa dai ragazzi detenuti con un pubblico di coetanei, per mostrare che cambiamento e crescita personali sono possibili e mettere in luce possibili nuovi approcci nel considerare il reato.
Si prosegue alle 14.30 con una tavola rotonda dal titolo Teatro e Mediazione: l’ascolto, con la partecipazione di studiosi, di professionisti di teatro carcere, e le testimonianze di ragazzi in carico alla Giustizia o in uscita dal circuito penale , che hanno partecipato a progetti teatrali e che raccontano la propria esperienza.
In serata, alle 20.00 debutto de Il Pregiudizio spiegato a mia nonna, una produzione del Teatro del Pratello con le ragazze dell’Istituto Penale per i Minorenni di Pontremoli e gli studenti del territorio, con testo e regia di Paolo Billi. Tema dello spettacolo, raccontare il pregiudizio a una persona anziana evitando semplici ricette per combattere un fenomeno così radicato, in un’ indagine che parte dai luoghi comuni, dalle frasi fatte, dal buon senso, per approdare agli stereotipi di uso quotidiano, che ne rappresentano il terreno di coltura.
Chiude il festival, sabato 1 aprile, una conferenza in forma di dialogo dal titolo Mediazione e Teatro: prospettive (dalle 9.30) in cui ragazzi che hanno vissuto l’esperienza del processo penale, ragazzi che sono stati vittime di reato, ragazzi che hanno partecipato a percorsi di giustizia riparativa o che non lo hanno potuto o voluto fare e ragazzi che sono diventati mediatori nella loro scuola porgeranno la propria “domanda alla giustizia riparativa” interrogando gli ospiti presenti.