Innovazione e tecnologia di altissimo livello accompagnano l’attività della ‘Leonardo’, l’azienda di Finmeccanica che ieri ha inaugurato a Ospedaletto il suo nuovo stabilimento di Sistemi dinamici. Qui, a Pisa, si produrrà l’elicottero a pilotaggio remoto AWHERO. A lavorare su prodotti con altissime tecnologie elicotteristiche sarano 60 dipendenti che si aggiungono agli altri 1800 dipedenti che si trovano in Toscana nelle sedi di Campi Bisenzio, Montevarchi e Livorno, stabilimenti nei quali vengono messi a punto sistemi da utilizzare nei settori dell’Aerospazio, difesa e sicurezza.
Nello specifico il nuovo elicottero a pilotaggio remoto – pensato per compiti come sorveglianza, monitoraggio ambientale, pubblica sicurezza e protezione civile – che ha un peso massimo al decollo di 205 chili e può portare un carico di 85 kg- è pensato per la sorveglianza marittima e dei confini, per la protezione di infrastrutture critiche, per il monitoraggio di obiettivi sensibili, per il supporto a operazioni di salvataggio e per la valutazione del danno in caso di disastri naturali.
Soddisfatto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, presente all’inaugurazione insieme alle altre istituzioni locali ed all’amministratore delegato Alessandro Profumo. “Grazie ai fondi europei – ha ricordato il governatore – abbiamo dato un contributo, piccolo ma significativo, di 800.000 euro a sostegno del percorso di ricerca e di innovazione sul prodotto che viene presentato oggi qui a Pisa. Negli ultimi dieci anni, sempre grazie ai fondi europei abbiamo supportato per una cifra complessiva di 15 milioni di euro numerosi altri progetti di Finmecccanica prima, di Leonardo poi “.
La prima dimostrazione operativa del super elicottero si svolgerà nella seconda parte del 2019 nel Mar Mediterraneo e vedranno coinvolte l’unità navali di diversi paesi, incluse quelle italiane equipaggiate con i sistemi di Leonardo da cui opererà l’elicottero AWHERO.
“Rivendico – ha chiosato Rossi – questa scelta di sostenere con i fondi europei e regionali non solo il tessuto della piccola e media impresa ma anche le grandi imprese: perché in molti casi quello che abbiamo investito ha fatto la differenza nella scelta, per alcune grandi aziende, di continuare e o meno a investire in Toscana”.