Kobra, artista brasiliano noto in tutto il mondo, reso celebre in Toscana dal David dipinto in cima alle cave di marmo di Michelangelo, ha realizzato a Pisa uno dei murales più estesi in Italia e non poteva che dedicarlo al cittadino più illustre: lo scienziato e genio toscano Galileo Galilei.
Si tratta del primo e del più imponente intervento di arte urbana destinato a ridisegnare il volto di Pisa nell’ambito del Festival della Strada, manifestazione artistica a cura di Gian Guido Grassi con l’associazione Start Attitude, promossa da Fondazione Pisa e ospitata a Palazzo Blu, con il contributo del Comune di Pisa e del Consiglio della Regione Toscana, in corso fino al 7 gennaio 2024.
Oltre 160 metri quadrati di superficie è stata trasformata in una eccezionale tela che racconta la storia di Pisa Repubblica Marinara fino alla nascita di Internet, con al centro uno dei personaggi più emblematici Galileo Galilei.
Le mostre e i prossimi eventi
Le prossime settimane vedranno sorgere altre opere d’arte urbana nel quartiere di Porta a Mare, a cura di alcuni tra i più noti street artist italiani.
Nell’ambito della stessa manifestazione, fino al 7 gennaio 2024 Palazzo Blu ospita due mostre, in dialogo con le Avanguardie al centro del percorso principale.
La Sala della Biblioteca è teatro di una contemporanea Scuola di Atene, creata dallo stesso Kobra con l’arcobaleno di colori che lo contraddistingue, mentre la Dimora nobiliare apre le porte all’arte applicata con le opere di 108, Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone, Massimo Sospetto.
Sempre fino al 7 gennaio, la Chiesa della Spina accoglie la suggestiva installazione “Non Plus Ultra”, realizzata dal giovane artista spagnolo Gonzalo Borondo. Una prospettiva di lastre di vetro serigrafate che induce i visitatori a riflettere sui limiti della natura umane.
“Pisa si illumina con i colori di Kobra. Chi passerà di fronte a questa opera sarà raggiunto da un messaggio potente, Pisa è una città che è stata grande quando si è aperta al mondo e quest’opera di Kobra ce lo ricorda ancora una volta – spiega il presidente del Consiglio della Regione Toscana, Antonio Mazzeo – Vorrei ringraziare Gianguido Grassi e l’associazione Start per aver portato in questa città artisti di fama internazionale che grazie al Festival della Strada rendono Pisa la Capitale italiana della Street art. Come Consiglio Regionale oltre a contribuire e sostenere il Festival della Strada, abbiamo anche dedicato un’apposita linea di intervento per finanziare queste opere in molti comuni della Toscana. La street art ha la caratteristica unica di far entrare l’arte nella vita quotidiana delle persone, non serve andare al museo per ammirarla, riesce a rendere più belli i nostri quartieri. Questo è un regalo a tutte le cittadine e i cittadini pisani, perchè rigenera un quartiere e la vicinanza con la Sesta Porta lo rende un bellissimo biglietto da visita per la città”.
“Grazie agli ospiti di primo piano che sono arrivati in città e alla bellezza delle loro opere, confido che Pisa possa diventare presto la capitale della street art, ed ospitare ogni anno un evento in grado di attrarre la scena urbana di tutto il mondo – sottolinea il curatore Gian Guido Grassi. – Questo processo è già iniziato, lo testimoniano le installazioni e i muri dove Kobra, per primo, ha dato inizio ad una nuova ondata di colore che arricchirà tutta la città”.
Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa racconta: “Kobra non nasconde nella sua biografia ufficiale le origini del suo cammino, comune ad altri poi affermati street artists, di disegnatore di graffiti sui muri, e delle conseguenze patite per quei gesti di rottura; e sottolinea come le sue opere mostrino una preoccupazione per le cause ambientali, oltre che una spiccata sensibilità per le tematiche sociali e per la pace. Ci piace ricordare alcune sue considerazioni che facciamo nostre nel presentare questo suo ultimo lavoro, sostenuto con convinzione da Fondazione Pisa, che da tempo supporta i progetti dell’associazione Start e dà massima attenzione alla street art, a partire dalla mostra su Keith Haring allestita a Palazzo Blu dal novembre 2021 all’aprile 2022, con la volontà di arricchire quanto più possibile spazi all’aperto in città. Ed è significativo, a riprova di ciò, che il nuovo murale di Kobra sorga a distanza di poche decine di metri dal “Tuttomondo” di Haring. Queste le parole di Kobra, da alcune interviste di alcuni anni fa, che ci piace citare : L’arte urbana è democratica ed inclusiva per vocazione, per questo può fare la differenza; Io vedo le città come grandi gallerie d’arte all’aperto, accessibili a tutti. Anche a chi magari non è mai entrato in un museo e non ha modo di accedere agli ambienti esclusivi delle gallerie d’arte contemporanee. Qui le persone semplici hanno lo stesso diritto di sguardo dei critici, la stessa possibilità di essere coinvolte e interpellate dalle opere. La bellezza di dipingere sui muri dei palazzi è questa: le opere poi dialogano con chi cammina per le strade. Questo lavoro innesca un processo che non solo cambia il volto della città, ma anche qualcosa nel modo di vivere di chi la abita”.