Nasce a Pisa il primo Centro clinico in Italia interamente dedicato alle malattie proctologiche e alle disfuzioni del pavimento pelvico, con uno staff multidisciplinare e multiprofessionale ad alta specializzazione e l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza, standardizzare le procedure, ottimizzare tempo e risorse, ridurre il rischio clinico e fare formazione anche internazionale. Dopo anni di esperienza e casistica, applicazioni e tecniche chirurgiche all’avanguardia (standard e robotica) nasce un centro clinico che rappresenta una svolta dal punto di vista qualitativo e organizzativo per la cura di queste malattie.
Per patologie proctologiche si intende una vasta gamma di disturbi, per fortuna non gravi, ma che pregiudicano notevolmente la qualità della vita di chi ne è affetto e incidono molto sui costi del servizio sanitario nazionale: emorroidi, ragadi, prolassi, stenosi, fistole, cisti pilonidali, malattie infiammatorie pelviche, tutte nel distretto anale e perianale, stitichezza ostinata, incapacità di trattenere le feci. Inoltre, spesso, a queste patologie si associano problemi urologici e uroginecologici: ritenzione e incontinenza urinaria, prolassi genitali, dolore pelvico cronico, dolore ai rapporti sessuali: in una parola, le disfunzioni del pavimento pelvico di cui soffrono, in Italia, oltre 5,3 milioni di persone (il 10% della popolazione generale adulta) ma solo lo 0,4% cerca terapie specialistiche. Forse anche per disinformazione, la stragrande maggioranza comunque convive con il disturbo, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta sulla qualità della vita, anche sociale.
Un centro clinico di quelli che caratterizzano l’Aoup, ossia uno staff multidisciplinare di professionisti, ciascuno specializzato in uno step terapeutico della stessa patologia, che lavorano tutti insieme in uno stesso luogo fisico, può invece fare la differenza anche in termini di attrattività e quindi contribuire a un’inversione di tendenza dei dati epidemiologici. Anche in Toscana soffrono di disturbi del pavimento pelvico più di 336mila persone e sempre solo lo 0,4% cerca un rimedio nella medicina specialistica.
Studi internazionali (Shouldice Hernia Center in Ontario) dimostrano che la concentrazione della casistica in un unico Centro (Focused Hospital) si traduce in riduzione dei costi, incremento dell’efficienza, abbattimento delle liste di attesa, miglioramento dell’efficacia delle cure, aumento della soddisfazione degli utenti, diminuzione delle complicanze.
Il progetto che si sta realizzando in Aoup prevede appunto la strutturazione di un centro dedicato a queste patologie, da trattare con con i setting assistenziali più idonei (week surgery, day surgery e ambulatoriale), ambulatori multispecialistici (chirurgo proctologo, uroginecologo, urologo, gastroenterologo motilista e fisioterapista del pavimento pelvico) e multiprofessionali (medico, infermiere, ostetrico, fisioterapista). Parallelamente sta crescendo l’ambulatorio delle malattie sessualmente trasmesse del pavimento pelvico, dove si aggiungono le figure dell’infettivologo, del dermatologo, del microbiologo e dell’otorinolaringoiatra.
Un settore in cui l’Aoup rappresenta un’eccellenza nazionale ed internazionale (più di 10mila prestazioni in ambito proctologico e del pavimento pelvico e circa 1200 interventi chirurgici l’anno), grazie anche agli ottimi risultati della tecnica robotica, e si appresta a divenire anche punto di riferimento per la formazione e la ricerca, con i corsi e i master universitari già attivi e l’accoglienza di fellows stranieri (Pisa è già centro di formazione della Società italiana di chirurgia, dell’Associazione chirurghi ospedalieri e della Società italiana unitaria di coloproctologia).