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A Palazzo Blu in mostra disegni, foto e video per raccontare le migrazioni

A Pisa la mostra “Connessioni. Raccontare la speranza” sarà aperta al pubblico fino al 25 settembre

A Palazzo Blu a Pisa arriva ‘Connessioni. Raccontare la speranza’ una mostra che affronta il tema delle migrazioni e dei migranti e presenta al pubblico una selezione di disegni originali, oltre a fotografie e video, tratti dai volumi Lamiere, Salvezza e storiemigranti.

Gli autori delle opere sono Nicola Bernardi, Sio, Lelio Bonaccorso, Marco Rizzo, Danilo Deninotti, Giorgio Fontana, e Lucio Ruvidotti, alcuni dei più interessanti disegnatori e illustratori della scena contemporanea, affiancati nel racconto delle storie dei migranti da altrettanti brillanti giornalisti e narratori. 

Il viaggio inizia in Africa, in uno degli slum di Nairobi, Deep Sea, con i disegni originali di Lamiere, frutto della collaborazione tra l’illustratore Lucio Ruvidotti e gli scrittori/giornalisti Danilo Deninotti e Giorgio Fontana.

Il libro è un’acuta opera di graphic journalism, che presenta al lettore operatori umanitari e ragazzini ‘fatti’ di colla, infermiere e bambini sieropositivi dalla nascita, ma scorge all’orizzonte anche la speranza di una rinascita. Il tratto grafico netto, i colori vivi e talvolta allucinati, evidenziano una delle particolarità tecniche dell’artista, che unisce china e digitale.

La seconda tappa è la traversata del Mar Mediterraneo descritta in Salvezza: l’illustratore Lelio Bonaccorso, nel 2019, insieme al giornalista Marco Rizzo, autore della sceneggiatura, si imbarca sulla Aquarius, e documenta attraverso matite, macchine fotografiche e riprese video, le attività di salvataggio condotte dalla nave in mare aperto.

I risultati dell’inchiesta vengono pubblicati in un lavoro di grande forza emotiva e qualità grafica.

Seguendo un percorso fatto di associazioni tematiche e iconografiche, gli sguardi disperati di Salvezza diventano i volti ricchi di memoria degli uomini e delle donne di storiemigranti, nato dalla collaborazione tra il fumettista Sio e il fotografo Nicola Bernardi.

Trentadue migranti, ciascuno introdotto da una foto-ritratto iniziale che sfida lo spettatore a un confronto diretto, raccontano storie di vario genere, spaziando dal registro tragico a quello comico. Sorta di haiku giapponesi in cui convivono quotidianità e surreale, i racconti danno vita a un affresco sfaccettato e complesso, dove i sogni confinano con incubi e ricordi terrificanti.

“Il filo conduttore di ‘Connessioni. Raccontare la speranza’ è lo sguardo sulle migrazioni e sui migranti – spiega Giorgio Bacci, curatore della mostra – non uno sguardo pietistico, piuttosto una poetica attiva dello sguardo stesso, in grado di cogliere le connessioni cui si fa riferimento nel titolo: si tratta di forme unitarie complesse e mobili, specchio delle relazioni umane e di una ricerca di identità articolata, non semplice e immediata, ma paziente e meditata. L’identità nasce così dall’unione dialetticamente armonica di diverse individualità, ognuna particolare e portatrice di una memoria personale che diventa storica nel confronto con “l’altro”, ridefinendo modalità e percezioni del mondo contemporaneo. L’esposizione consente dunque al visitatore di avvicinarsi a delicati temi di attualità attraverso gli occhi sensibili di abilissimi artisti e fotografi, che dialogano con nodali temi storico-artistici”.

La mostra è aperta al pubblico dal 23 aprile al 25 settembre, dal martedì al venerdì con orario 10 – 19, il sabato la domenica e nei festivi dalle 10 – 20.

Informazioni sull’evento:

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