All’edizione 2023 della Mostra Internazionale dell’Artigianato sei giovani designer orafe provenienti dagli Emirati Arabi Uniti espongono per la prima volta all’estero le loro opere con il marchio Emirates Jewellers. È possibile trovarle nei giorni della fiera nel Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso, ospiti di Artex – il centro per l’artigianato artistico e tradizionale della toscana – grazie al supporto della Camera di Commercio dell’Emirato Arabo di Sharjah.
Il mercato dei gioielli in Medio Oriente
A livello mondiale, per i beni di lusso, il Medio Oriente è uno dei mercati più importanti. Nel 2021 la domanda di prodotti di gioielleria, in volume, è stata pari a 165 tonnellate (statistiche del World Gold Council) e, negli Emirati Arabi Uniti, ha toccato le 34 tonnellate, permettendogli di raggiungere il primato nel consumo di gioielleria: in termini di volumi quasi 2 miliardi di dollari.
Il 90% del totale dei gioielli venduti negli Emirati Arabi è importato: nel 2021, secondo una ricerca realizzata dall’Ufficio Ice di Dubai lo scorso giugno, l’Italia ha esportato gioielli negli Emirati Arabi Uniti per un valore di quasi 1 miliardo di euro. Nel primo semestre del 2022 le esportazioni hanno raggiunto i 560 milioni di euro, con un incremento del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Dal 2004, Artex organizza il Padiglione Italiano al Watch & Jewellery Middle East Show, la più importante fiera di gioielleria degli Emirati Arabi Uniti che si svolge due volte l’anno presso il Centro Espositivo di Sharjah, l’Emirato che confina con Dubai. Ed è a Sharjah che i rappresentanti toscani hanno conosciuto le giovani designer emiratine raccolte sotto il brand “Emirates Jewellers”.
Le artigiane portano avanti una loro personale ricerca che parte dalla grande e antica tradizione della gioielleria medio orientale e viene reinterpreta e rinnovata nelle forme dando vita a nuove ed originali creazioni.
“Ma l’esperienza del gruppo Emirates Jewellers in Italia non si esaurisce con la partecipazione alla fiera – dice Giovanni Lamioni, presidente di Artex – Durante i giorni della manifestazione infatti, le sei designer partecipano in visita ad alcune aziende orafe fiorentine selezionate per la qualità della loro produzione e visiteranno il Museo del Gioiello di Arezzo, vengono a contatto con la realtà della scuola orafa professionale Lao di Firenze e partecipano ai workshop che la scuola organizzerà allo spazio La Polveriera”
Chi sono le sei artigiane orafe
Sheikha Alserkal, gemmologa, designer e artista multidisciplinare con il brand Alserkal Jewellery si distingue per l’uso di pietre preziose e motivi originari degli Emirati Arabi Uniti.
Shamma Al Falasi crea gioielli unici, prodotti in serie limitate, collezioni “capsule” su misura, pensate e realizzate per amici e famigliari.
Hessan Alfalahi è designer di gioielli, insegnante universitaria di Media e comunicazione e scrittrice. Col suo brand Marami Jewellery crea ciondoli personalizzati, con nomi e immagini.
Khadija Al Salami è designer di gioielli ed esperta, diplomata Gemological Institute of America, nel campo delle pietre preziose e dei diamanti. Con la sua linea Harf w Nagsh Jewelry reinterpreta i gioielli tradizionali degli Emirati Arabi in un modo più moderno.
Fatma Almheiri, designer, gemmologa, fondatrice delle società Jewellery Art Training e Fatma Almheiri Fine Jewellery, è stata la prima insegnante certificata degli Emirati nel campo del design orafo. La collezione “Il fiore di Fatma” è ispirata al fiore di Calendula, uno dei primi fiori ornamentali piantati lungo le strade di Dubai.
Noura Alserkal è un’artista multidisciplinare con la passione per la gioielleria. Le sue opere incorporano materiali non convenzionali come l’incenso. Con il marchio Tura-Bi celebra le imperfezioni e la bellezza naturale della Terra.