Una barriera contro le mareggiate più violente a Marina di Pisa grazie al posizionamento dei nuovi massi he serviranno a proteggere la costa anche dall’erosione. Un lavoro importante, ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani nel corso delle operazioni, che apre la seconda fase degli interventi. “La prima fu l’anno scorso quando, con un intervento di somma urgenza che costò 1 milione e 450 mila euro, ponemmo le condizioni per il ripristino di quanto la mareggiata del 2 e 3 novembre 2023 aveva distrutto. In quell’occasione promettemmo di intervenire in modo più strutturale. Si tratta, quello che ha preso il via adesso, di un intervento da 10 milioni di euro, diviso in tre lotti”.
In un mese e mezzo di lavori saranno posizionati massi molto grandi provenienti dalla cava di Campiglia. “Questo intervento proprio nella cella 4, che poi è quella che ha sempre determinato grandi problemi ed allagamenti, consente di mettere in sicurezza l’abitato di Marina dalle inondazioni”, ha affermato il sindaco di Pisa, Michele Conti. “Ringrazio ancora una volta il Genio civile, con cui in questi giorni, tra l’altro, abbiamo avuto a che fare tantissimo per via dell’emergenza dell’Arno. Sono i protagonisti attivi che stanno lavorando per la nostra sicurezza. Ci auguriamo che la Regione metta altre risorse per poter definitivamente far sì che la nostra Marina di Pisa sia messa in sicurezza”.
Le fasi dei lavori
Questo progetto – frutto di uno studio commissionato all’Università di Firenze – prevede la realizzazione di una spiaggia in ghiaia fino a tre metri di altezza e larga settanta dalla linea del bagnasciuga alla strada e l’ampliamento verso il mare della scogliera sommersa fino alla larghezza di trenta metri. Il progetto è stato suddiviso in tre lotti funzionali per un importo complessivo di 10 milioni 660 mila euro.
L’intervento attualmente in corso, in corrispondenza della cella soffolta numero 4, fa parte del primo lotto del progetto di fattibilità tecnico economica, il cui importo è di 2 milioni 560 mila euro, e prevede il potenziamento della scogliera soffolta mediante il suo ampliamento di cinque metri verso mare come primo intervento teso a raggiungere la configurazione finale prevista.
Questo primo intervento, nelle intenzioni della Regione, costituisce un miglioramento che può essere suddiviso in successivi stralci. I lavori consistono nel trasporto con mezzi navali e la posa in opera sul paramento esterno e sulla sommità della scogliera soffolta di circa 12 mila tonnellate di massi naturali di quarta categoria (oltre 7 tonnellate) provenienti dalle cave di Campiglia. I lavori dureranno 45 giorni e dovranno concludersi entro aprile 2025.