Una scuola aperta e inclusiva, fondata sulla creazione di uno spazio unico integrato che cambia e si adatta alla didattica mutevole dell’infanzia. Tre aule destinate ad accogliere fino ad un massimo di ottanta allievi e vari ambienti comuni, la mensa, la palestra, il laboratorio, dove vivere e condividere i momenti dedicati all’apprendimento, alla costruzione di relazioni, al gioco, all’attività motoria e alla convivialità. Stanno procedendo a ritmo serrato i lavori che mirano a concludere entro dicembre 2019 uno dei modelli di bioedilizia scolastica più moderni della Toscana, orientato alla cultura della sostenibilità ambientale e all’abbattimento dei consumi energetici. Non un intervento di restyling ma una nuova costruzione che sta prendendo forma dal cantiere aperto da mesi.
L’impresa aggiudicataria dell’appalto, dopo aver demolito il vecchio edificio, chiuso alcuni anni fa in forma temporanea per una decisione dell’allora sindaco per motivi legati alla stabilità sismica e strutturale, è al lavoro nella realizzazione del piano terra. L’investimento ha richiesto una spesa pari a € 1.100.000 ed è stato finanziato per € 550.000 dal Governo e € 550.000 dall’Unione comunale del Chianti Fiorentino. Un nuovo edificio, bello, funzionale, progettato per esprimere al massimo le prestazioni ambientali, che pensa e si plasma sulle personalità dei bambini. La scuola è stata progettata anche per essere utilizzata nelle ore extra scolastiche e serali come spazio a disposizione della comunità.
La scuola, frutto della progettazione dell’architetto del comune di Barberino Tavarnelle Alberto Masoni, che dalla riunificazione dell’ente, guida un’area specifica dedicata alla progettazione delle opere pubbliche, si caratterizza per la flessibilità degli spazi, volti a dare confort, benessere e autonomia di movimento ai bambini. La nuova scuola, articolata su un piano, è stata progettata, in collaborazione con l’architetto Sandra Calosi, come uno spazio unico in cui i microambienti, creati con l’inserimento di porte scorrevoli ed elementi divisori, sono funzionali alle diverse attività scolastiche, tutti collegati con l’ambiente del giardino che riflette la vita naturale all’interno dell’edificio e quella della giornata didattica all’esterno. La scuola sarà dotata anche di uno spazio per la cucina/sporzionamento. La contemporaneità dell’edificio è legata a due aspetti nello specifico che qualificano la progettazione del nuovo plesso.
“È una scuola che parla ai bambini usando diversi linguaggi, dalle scelte cromatiche e spaziali alla funzionalità degli ambienti diversificati e all’autonomia energetica – ha dichiarato l’architetto Alberto Masoni – l’edificio non si limita ad accogliere il bambino nel suo percorso di apprendimento ma costruisce con lui una relazione psico-visiva, lo fa sentire protagonista nella quotidianità della vita scolastica e per questo ci siamo avvalsi dell’utilizzo di particolari colori, impiegheremo le tonalità calde per le aree gioco, nell’intento di stimolare creatività, partecipazione attiva ed espressività, le tinte fredde invece caratterizzeranno l’ambiente della mensa invitando i piccoli ad assumere un atteggiamento più calmo ed equilibrato”.
Una particolare attenzione è rivolta all’utilizzo delle fonti rinnovabili finalizzata alla riduzione dei consumi energetici. “L’edificio, oltre all’esposizione e alle grandi aperture sulle quali si affacciano tutti gli ambienti – prosegue l’architetto – è stato progettato per esprimere al massimo le prestazioni ambientali con la predisposizione e l’installazione integrata di pannelli solari termici, pannelli fotovoltaici ed altri dispositivi per l’impiego delle energie alternative”. Inoltre l’edificio è caratterizzato dalla massima accessibilità: spazi esterni ed interni sono a misura di studente diversamente abile. I lavori dell’opera pubblica sono coordinati da Loris Agresti, responsabile dell’Edilizia scolastica del Comune di Barberino Tavarnelle.