Si chiama Palm Temple ed è l’opera dell’artista britannico Luke Jerram, esposta a Londra e commissionata da Sky Arte per la chiusura delle riprese del documentario dedicato al genio di Brunelleschi, a 600 anni dalla costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore, un capolavoro senza uguali nel mondo.
Un’opera – quella di Jerram – realizzata a forma di spicchio, come una struttura di cupola con lamelle a spirale tagliata in due parti uguali e quindi ricomposta in verticale quasi come due mani giunte in preghiera. L’artista ha spiegato di essersi “ispirato a Brunelleschi“, e al suo percorso “di artigiano-artista, non di architetto di formazione”, per dare anima a un’installazione ‘site-specific’ immaginata come luogo di contemplazione (dove ogni visitatore può accedere) e di collegamento “tra cielo e terra”: grazie anche ai riflessi del pavimento a specchio e alle trasparenze di un opera in legno e vetro che cambia colore a seconda della luce.
(Photo credits Ansa)
L’opera si trova oggi nel cuore della movimentata zona di King’s Cross, simbolo di uno dei maggiori progetti londinesi di riqualificazione urbana contemporanea segnato dal restauro o dalla realizzazione ex novo di numerosi edifici in stile postindustriale. L’installazione diventa quindi diventa quindi naturale preludio al documentario che l’emittente manderà in onda a primavera sui canali 120 e 400, dal titolo ‘Brunelleschi e le grandi cupole del mondo’, è una produzione Sky Arts Production Hub destinata a raccontare e illustrare la nascita delle soluzioni tecniche utilizzate dal Brunelleschi per innalzare un capo d’opera ingegneristico e costruttivo mai visto prima, ha sottolineato nella capitale del Regno Unito il direttore di Sky Arte, Roberto Pisoni. Ma anche per mostrare come il concetto di cupola si sia reiventato nei secoli e fra le epoche: fino all’espressione di archistar di oggi quali Norman Foster o David Libeskind, protagonisti di interviste ad hoc.