Saranno le ex Cantine Ricasoli ad ospitare il Museo Civico del Chianti, istituito dal Comune di Gaiole. La struttura museale si chiamerà ‘Alle origini del Chianti’ ed è il coronamento di oltre 40 anni di lavoro dell’equipe di studenti e archeologi impegnati presso gli scavi di Cetamura, sotto la direzione della professoressa Usa Nancy de Grummond, tra i massimi esperti dell’antica civiltà etrusca.
Nel museo confluiranno gran parte dei reperti ritrovati nel sito di Cetamura: manufatti, oggettistica varia, risalenti fino al periodo Paleolitico superiore. Uno dei ritrovamenti più significativi del sito archeologico e per il futuro della Regione Chiantigiana è rappresentato da 4.500 acini d’uva imbevuti di acqua, su cui le Università Internazionali stanno conducendo studi per la ricostruzione del DNA. Si tratta di un reperto archeologico di inestimabile valore per lo studio dell’evoluzione della viticoltura nei territori del Chianti.
“E‘ un grande progetto – ha commentato il sindaco di Gaiole in Chianti Michele Pescini – a cui teniamo tantissimo per il futuro di Gaiole, reso possibile dalla stretta collaborazione tra Comune, Università americane e Soprintendenza ai Beni Archeologici che ci è stata molto vicina, mostrando interesse e disponibilità. Per gli allestimenti occorreranno investimenti pari a 150mila euro, di cui oltre 50mila sono già coperti con le risorse recuperate dalla campagna di crowdfunding, promossa dal Comune di Gaiole e rilanciata a dicembre dalla Florida State University di Firenze, insieme allo Studio Arts College International. Il successo della campagna di crowdfunding, che è ancora attiva, dimostra quanta attenzione e interesse internazionale ci sia attorno al progetto. Il resto delle risorse sono previste dal Comune nel bilancio 2019″.