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A Firenze in arrivo il rock’n’roll dal sapore ‘vintage’ dei Malarima

Il 16 ottobre la band formatasi dalle ceneri dei Vidia porterà al Circolo Il Progresso il suo secondo lavoro discografico “In Equilibrio”

Malarima

Malarima è un progetto che nasce nel 2016 grazie alla riunione di Alberto Agnelli, Max Rossi e Riccardo Scianca, tre quarti dei Vidia, rock band fiorentina sulla scena nella prima metà degli anni 90 in cui militava alla voce e chitarra Enrico Greppi (Erriquez/Bandabardò). Il sound del gruppo appare un’originale rivisitazione di ascolti stratificati di Lou Reed, REM ed il Paisley Underground dei Dream Syndicate, Clash, la new wave degli anni 80, il grounge dei 90 e molto altro, producendo una sintesi estremamente originale dove si immergono i testi che raccontano il presente quotidiano visto dagli occhi di chi non è più un ragazzo. Nelle loro canzoni il garage si mescola all’indie rock e, a volte, al pop. Immagini e storie rubate alla vita di tutti i giorni, con sullo sfondo temi universali come le migrazioni, l’assenza della politica, le guerre on-demand, la difficoltà delle relazioni interpersonali o la ricerca di una realtà alternativa. Il 16 ottobre la band sarà in concerto al Circolo Il Progresso di Firenze.

Ecco la nostra intervista al cantante Max

Ciao Max, come avete deciso di riformare i Malarima nel 2016?

A volte capita nella vita di rincontrare degli amici che non vedi da tanto tempo, ti fermi a parlare con loro e ti rendi conto che non è cambiato assolutamente niente dal momento in cui vi siete lasciati, che sia un anno, cinque o dieci anni. Così è stato. C’è stata un’occasione di ritrovo per noi, e nel momento in cui abbiamo detto: ‘facciamo una sera una prova’ c’era una brace sotto, è bastato soffiare, niente si era spento. ‘Malarima’ è un gioco di parole perchè nei nostri testi non esistono rime. Però Malarima nasce anche dall’unione dei nomi dei componenti della band Massimiliano, Alberto, Riccardo e Maurizio.

‘In equilibrio’ è il titolo del vostro secondo disco, è una parola su cui io rifletto sempre molto perchè nel momento in cui mi sembra di essere riuscita a trovarlo, tutto va in frantumi in un secondo. Cos’è per voi l’equilibrio?

Per noi l’equilibrio è riuscire a vivere quest’avventura nel mondo in cui viviamo con le problematiche attuali. Siamo tutti ‘grandi’ non abbiamo più 20 anni, quando si pensa solo a divertirsi, al successo, a fare le tourneè, a suonare. Oggi ognuno di noi ha una vita diversa, ha una famiglia. Ci troviamo poche volte alla settimana e bisogna mantenere in equilibrio tutto quello che facciamo. Non è solo divertimento, c’è l’impegno di tutti noi a fare cose serie e concrete, c’è voglia di svagarsi ma anche mettere dentro professionalità e quello che può servire per mettere a frutto nel minor tempo possibile le cose che hai voglia di dire e di fare. La nostra vita è un equilibrio.

Mi sembra che uno dei temi più importanti che emerge dal vostro disco sia il rifiuto delle ipocrisie della società

Non siamo dei contestatori, siamo persone mature, ognuno ha trovato la propria stabilità. Il rifiuto dell’ipocrisia in noi è innato, c’era al tempo dei Vidia e c’è oggi. Ognuno di noi è una persona sincera altrimenti dopo tutti questi anni non suoneremo ancora insieme.

Malarima, Pioverà

La passione per la musica per voi non è cambiata, cos’è cambiato dal tempo dei Vidia?

Noi siamo della generazione dei Litfiba, Gianni Maroccolo è stato il nostro produttore. Ci frequentavamo con Piero Pelù nell’underground fiorentino. Dato che il nome ‘Litfiba’ viene da ‘Italia, Firenze, via de Bardi‘, così i Vidia presero il nome dal Viadotto dell’Indiano. Siamo cambiati? Solo esteriormente, dal punto di vista della ricerca musicale non è cambiato assolutamente niente.

I vostri riferimenti musicali sono i Rem, i Clash, Lou Reed, dei giovani di oggi c’è qualcosa che ti piace, che ascolti?

Tutto il mio tempo libero lo dedico alla nostra avventura musicale, a malincuore lascio poco spazio alla musica degli altri, ma appena ho l’occasione ascolto qualcosa. Vivo nella zona di Arezzo e qui c’è un grande fermento musicale, tanti gruppi, gli Ego, i ragazzi che lavorano nella Woodworm, viaggiamo dentro la musica indipendente. Cristina Donà è una delle mie autrici preferite. Seguo sempre i vecchi autori della musica italiana come Edda, Gianni Maroccolo.

Potremo venire a sentirvi suonare?

Ce la stiamo mettendo tutta abbiamo una serata il 16 ottobre al Circolo Il Progresso di Firenze. In quell’occasione ci sarà anche la presentazione ufficiale del disco. Tutto questo Covid permettendo, perchè come sappiamo stiamo vivendo una situazione un po’ difficile per i concerti.

Malarima, In Equilibrio
Malarima, In Equilibrio

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