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A Firenze è stato firmato il “Patto per il turismo”, Marras: “La qualità è la chiave per lo sviluppo”

L’accordo è articolato in dieci punti strategici: centralità, accessibilità, formazione, sostenibilità, intelligenza artificiale, pianificazione e sviluppo, qualità, governance, accelerazione processi e unicità

Turismo a Firenze - © RossHelen - Shutterstock

Tracciare un percorso comune per accelerare il Piano di crescita del turismo italiano: è l’obiettivo del “Patto per il Turismo”, siglato sabato9 novembre a Firenze al termine del Forum internazionale del turismo.

L’intesa è stata siglata dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, con la Conferenza delle Regioni e le Province autonome, l’Enit e i rappresentanti delle associazioni e federazioni del settore turistico.

L’accordo è articolato in dieci punti strategici: centralità, accessibilità, formazione, sostenibilità, intelligenza artificiale, pianificazione e sviluppo, qualità, governance, accelerazione processi, unicità.

L’obiettivo è quello di promuovere azioni condivise, al fine di migliorare la competitività della Nazione nel contesto turistico nazionale e internazionale, promuovendo un turismo di qualità che sia fonte di crescita economica per tutte le comunità coinvolte.

“È un patto che ci dà la direzione e la visione – ha dichiarato la ministra Santanchè – perché il turismo va programmato, va gestito, e quindi è un patto che mette insieme quelle che sono le future strategie per i prossimi tre anni per fare crescere questo comparto molto importante per la nostra nazione”.

L’assessore a economia e turismo Leonardo Marras è intervenuto al panel ‘Open to Qualità’ che ha concluso la prima giornata del Forum Internazionale del Turismo, alla Fortezza da Basso di Firenze.

Dopo aver ringraziato la ministra Santanchè ed il Governo “per aver scelto Firenze, per il Forum e per il successivo G7, un motivo di orgoglio”, l’assessore ha spiegato che si tratta “dello stesso orgoglio che ci fa associare la Toscana alla qualità. Ed i turisti ci scelgono per questo. Siamo la regione che grazie alla propria manualità e creatività ha saputo, e sa ancora, produrre oggetti e marchi che sono richiesti e riconosciuti in tutto il mondo”.

Marras ha sottolineato come “la qualità è qualcosa che va oltre l’offerta turistica e coinvolge tutta la comunità. La qualità, che è percepita da chi ci sceglie per venire in vacanza, qui come in altre parti della penisola, è legata ad alcuni concetti come l’autenticità. Chi sceglie di venire in Italia non lo fa soltanto per visitare un luogo in particolare o per acquistare un determinato oggetto, ma perché ha voglia di vivere l’esperienza sociale fino in fondo. E sotto questo profilo diventa importante che le politiche pubbliche creino tutte le premesse affinchè l’esperienza sia positiva. Occorrono perciò servizi turistici adeguati: infrastrutture, servizi sociali e sanitari e tutto il resto”.

“Legato all’autenticità – ha proseguito – c’è un altro concetto: la regolazione, per trovare l’equilibrio. La concentrazione di troppi visitatori nei soliti luoghi porta al rovescio della medaglia, perché l’incontro che i turisti si aspettano di fare con la comunità locale non avviene. E l’esperienza autentica non ha niente di autentico. Fenomeni che riguardano tante realtà in Italia. Quindi le politiche pubbliche devono far sì che determinate dinamiche possano essere regolate. E tutto questo ci riporta al concetto di di partenza, la qualità. Che inoltre vorremmo fosse diffusa, che riguardasse tutto il territorio. Dotarci degli strumenti che possano tendere a raggiungere questo equilibrio, normativi e azioni pubbliche, è il compito che dobbiamo assegnarci”.

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