Un’esperienza unica, per ammirare il bellissimo paesaggio collinare di Castelfiorentino e della Valdelsa da una prospettiva diversa. Focalizzando magari l’attenzione su quei particolari come una chiesa o un centro storico che possono offrire lo spunto per uno scatto fotografico o un video davvero originale. Senza contare l’emozione di sentirsi trasportati dolcemente dal vento, senza una mèta precisa. Perché il bello è anche questo: si sa da dove si parte, ma non si sa dove si arriva.
È questo il valore aggiunto di un volo in Mongolfiera, che sarà possibile provare partendo da Castelfiorentino, grazie ad un’intesa raggiunta tra il Comune e l’Associazione Aerostatica Toscana. Il nuovo servizio, rivolto ai turisti e a chiunque desideri farne richiesta (strutture ricettive, agenzie di viaggi, wedding planner, ma anche famiglie, coppie, visitatori, ecc..) è stato presentato all’Ostello “Locanda d’Elsa”, di fronte all’area a verde che è stata individuata come sito idoneo per le partenze.
Come ha ricordato il Vicesindaco, Claudia Centi, l’idea di portare in Valdelsa l’esperienza turistica della mongolfiera è scaturita da un suo recente viaggio in Cappadocia (Turchia), dove la Mongolfiera – come avviene per altri luoghi di interesse turistico – rappresenta un “must” per godere pienamente dall’alto della particolare fisionomia del territorio ed è una vera attrattiva turistica. Da questo viaggio sono stati avviati pertanto i primi contatti con l’Associazione Aerostatica Toscana, che opera da molti anni nella zona del Chianti, fino alla proposta vera e propria di organizzare voli in Valdelsa una volta alla settimana, partendo appunto da Castelfiorentino.
Da pochi giorni è possibile quindi volare in esclusiva da Castelfiorentino partendo dalla zona sportiva di viale Roosevelt (di fronte all’Ostello) ogni sabato mattina, previa prenotazione e se le condizioni meteo lo consentono. Come è noto, l’avventura di un volo in Mongolfiera inizia al mattino presto (dopo l’alba) quando le condizioni del vento sono più favorevoli; dapprima il pilota provvede a impartire ai partecipanti una sorta di “briefing” sul comportamento da tenere in volo; poi si gonfia il pallone e si sale sul cesto, la cui capienza varia in base al numero di partecipanti (ci sono cesti da 8 e cesti da 20 persone, più il pilota). Il volo, la cui direzione dipende dal vento, viene seguito a terra da due automezzi che dovranno poi raccogliere i partecipanti nell’area prescelta per l’atterraggio per riportarli al punto di partenza; la durata di ogni volo può variare da un minimo di 45 minuti a un massimo di un’ora e mezza. A conclusione dell’esperienza, è compreso un brindisi.
L’Associazione Aerostatica Toscana, che opera ormai da venticinque anni nella regione, ha intenzione di organizzare a Castelfiorentino anche una mostra all’aperto sulla “Grande storia del volo aerostatico”, un convegno di studi e attività laboratoriali con le scuole. L’Associazione è peraltro impegnata anche sul tema dell’accessibilità in quanto è l’unica in Italia che offre questa opportunità anche alle persone diversamente abili.
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