Un’estate per scoprire le antiche torri, le porte e le fortezze di Firenze, che facevano parte dell’antico sistema difensivo della città e oggi sono un vero e proprio museo diffuso, che permette di compiere un viaggio nella storia e nell’architettura fiorentina. Quest’anno per la prima volta sarà possibile entrare anche nella Stanza del tesoro, la cripta segreta di Forte Belvedere dove venivano nascosti l’oro e i preziosi dei Medici.
“È un progetto in cui l’amministrazione crede molto – spiega l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi – e che permetterà di valorizzare un’offerta culturale ricchissima e poco conosciuta perché fuori dai circuiti canonici. Nostra intenzione è quella di valorizzare al massimo i nostri beni artistici e monumentali oltre ai nostri musei, con l’obiettivo a breve di creare un biglietto unico che fornisca a tutti i visitatori, in particolar modo ai cittadini, la possibilità di avere un’offerta integrata e un accesso facilitato”.
Dal 24 giugno ha riaperto i battenti la Torre di San Niccolò, “regina” delle torri fiorentine, che sarà visitabile tutti i giorni fino al 30 settembre dalle 17 alle 20 (e dal 1 settembre dalle 16 alle 19; ultimo accesso mezz’ora prima della chiusura). L’accesso include la visita guidata, che dai piedi della torre consente di raggiungere la cima seguendo un vero e proprio viaggio nel tempo e arrivando a godere di un incredibile panorama sulla città. Un’ascesa che quest’anno, per la prima volta, consentirà di ammirare dall’alto il grande lavoro di restauro e recupero delle Rampe del Poggi. Realizzate tra il 1872 e il 1876 nell’ambito del piano di allargamento dei vecchi confini cittadini, laddove un tempo sorgevano le mura difensive: mura di cui la porta di San Niccolò è oggi segno e testimonianza.
sfoglia la gallery
Prendono il via anche le visite alle altre torri e porte cittadine, che vedranno protagoniste per tutta l’estate Torre della Zecca, Porta Romana – anch’esse parte, come San Niccolò, della cerchia muraria fiorentina realizzata a partire dal 1284 per volere della Signoria di Firenze, il cui progetto è legato al nome di Arnolfo di Cambio – oltre al Baluardo San Giorgio, preludio del secondo capitolo di questa storia. Il Baluardo è infatti parte dell’aggiornamento del sistema difensivo cittadino in età moderna, resosi necessario anche a Firenze per l’avvento dell’artiglieria e delle armi da fuoco. La visita al Baluardo è in collaborazione con la Compagnia Balestrieri Fiorentini.
Ed è al Cinquecento, in effetti, che si legano non solo il Baluardo San Giorgio ma anche le due grandi fortezze cittadine: la Fortezza San Giovanni – più nota come Fortezza da Basso – oggi sede di prestigiosi eventi fieristico-congressuali e in gestione a Firenze Fiera – e Fortezza San Giorgio – più noto come Forte di Belvedere e sede oggi di importanti progetti espositivi di arte contemporanea.
La progettazione della Fortezza San Giovanni fu affidata ad Antonio da Sangallo il giovane: destinata a una doppia funzione di difesa dai nemici esterni e interni, la fortezza mostra ancor oggi gran parte dell’originaria struttura che ingloba anche la medievale porta Faenza. Durante la visite sarà possibile comprendere meglio l’architettura e le strategie difensive, ammirare la città dall’alto del mastìo e percorrere una parte del camminamento di ronda sotterraneo. Un percorso attraverso i secoli, dal medioevo alle trasformazioni Lorenesi fino alla rinascita grazie agli interventi di recupero e ammodernamento degli spaz.
Per la prima volta in assoluto, al Forte di Belvedere, grazie alle visite guidate sarà possibile scoprire la “stanza del tesoro”: un antro realizzato in prossimità di un profondo pozzo scavato nella collina in corrispondenza della palazzina centrale, un luogo segreto in cui era custodito il tesoro di famiglia dei Medici. Questa cripta era protetta anche da trappole mortali collegate al congegno di apertura: un sito carico di fascino e di mistero, che arricchisce il patrimonio di preziose testimonianze di architettura militare e civile promossi nel corso del Cinquecento dai governanti medicei.
Da non scordare, infine, la Torre di Palazzo Vecchio e il camminamento di ronda, aperti tutti i giorni: la torre, attribuita ad Arnolfo di Cambio, accompagnata dal merlato Camminamento di ronda, è il compimento del primo nucleo del palazzo di governo, edificato tra Duecento e Trecento ed è stata fino a poco tempo fa chiusa ai visitatori. La Torre di Arnolfo, con i suoi 95 metri di altezza, svetta sulla città, costituendo uno dei suoi inconfondibili simboli e punti di riferimento.
Per informazioni e prenotazioni: www.musefirenze.it