Tutto pronto a Siena per il Palio del 2 luglio in onore della Madonna di Provenzano. Sul tufo di Piazza del Campo si sfideranno come sempre dieci contrade, che quest’anno sono Civetta, Torre, Drago, Chiocciola, Onda, Selva, Pantera, Bruco, Aquila e Giraffa.
IL PROGRAMMA –
Il 2 luglio il programma del Palio parte la mattina presto. Alle 7.45 nella Cappella adiacente al Palazzo Comunale l’Arcivescovo celebra la cosiddetta “messa del Fantino”. Subito dopo si corre l’ultima prova, chiamata “provaccia” per il generale disinteresse delle contrade e anche dei fantini che trattengono le energie per la corsa vera. Alle 10.30 in Palazzo Comunale ogni contrada presenta ufficialmente il suo fantino davanti al sindaco e da questo momento non può più cambiarlo.
Nel pomeriggio alle 15 negli oratori delle contrade si svolge la benedizione del cavallo e del fantino e alle 16.30 il corteo storico parte da Palazzo del Governo in Piazza Duomo per raggiungere Piazza del Campo. È uno spettacolo unico: quasi settecento figuranti delle contrade e del Comune sfilano per le strade del centro storico di Siena, accompagnati dai musicisti e trombettisti e una volta arrivati in piazza si tiene l’esibizione degli sbandieratori.
Alle 18.15 viene chiuso l’ultimo accesso a piazza del Campo e alle 19.30 si corre il Palio.
CAVALLI E FANTINI – Per quanto riguarda l’assegnazione dei cavalli, la sorte quest’anno ha baciato le contrade di Civetta, Torre e Drago a cui sono andati i cavalli già vittoriosi in piazza del Campo, rispettivamente Porto Alabe, Rocco Nice e Remorex. Ad esultare anche i contradaioli della Chiocciola a cui è andato in sorte Violenta Da Clodia, cavallo ritenuto molto forte nonostante non abbia mai vinto.
Le altre assegnazioni sono state Tabacco all’Onda, Remistirio alla Selva, Sorighittu alla Pantera, Solu Tue Due al Bruco, Renalzos all’Aquila e Tale e Quale alla Giraffa. I cavalli scelti dai capitani delle Contrade hanno tutti almeno una carriera alle spalle.
Le accoppiate cavallo-fantino ufficializzate dalle contrade sono queste: Giovanni Atzeni detto Tittia su Tale e Quale nella Giraffa, Andrea Mari detto Brio su Solu Tue Due nel Bruco, Carlo Sanna detto Brigante su Renalzos nell’Aquila, Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Sorighittu nella Pantera, Jonatan Bartoletti detto Scompiglio su Violenta Da Clodia nella Chiocciola, Giosuè Carboni detto Carburo su Porto Alabe nella Civetta, Elias Mannucci detto Turbine su Rocco Nice nella Torre, Antonio Siri detto Amsicora su Tabacco nell’Onda, Federico Arri detto Ares su Remorex nel Drago, Andrea Coghe detto Tempesta su Remistirio nella Selva.
IL DRAPPELLONE – Il Drappellone che le contrade si contenderanno è stato realizzato dall’artista senese Massimo Stecchi. Sullo sfondo azzurro che evoca il cielo sono ritratti i simboli cari alla città con contrasti cromatici, vibrati e decisi, ricchi e maturi, dove una costante palette cromatica si rincorre, si mescola, si scontra per poi sposarsi in un armonico tutto di rossi, azzurri, neri e bianchi. Il rosso della ‘terra bruciata di Siena’ con linee e tratti scuri, quasi notte, si materializza e dà vita al volto della Madonna di Provenzano, che domina. Nel drappo anche il corpo robusto ed energico di un giovane festante con indosso solo una ‘balzana’. Un occhio a ciò che sarà, oggi e domani, nel messaggio carico di speranza e gioia affidato a un grande palloncino bianco in volo in un giorno di festa. Spazio poi all’artefice indiscusso della vittoria nella corsa, il cavallo. Elemento stilistico molto amato dall’artista, che ritorna più volte. Prima, ombra ritagliata dalla luce e lasciata al mistero, che avvolge e custodisce in un caldo abbraccio il giubilo del popolo di contrada. E poi stemmi, quasi un motivo ripetuto all’infinito, nello sfondo di un cielo azzurro spatolato. Insieme alla riproduzione stilizzata del cavallo che appare e scompare, con decise pennellate emerge il cromatismo delle dieci Contrade che partecipano alla Carriera.