Un viaggio tra bellezza, paesaggio, architettura contemporanea e vino. Da percorrere seguendo l’itinerario delle “cantine d’autore” della Toscana. Cattedrali del vino e della modernità che si affacciano tra mare e colline, vigne e cipressi, disseminati dal Chianti alla Costa degli Etruschi.
Molte delle aziende vinicole hanno aderito al progetto “Toscana Wine Architecture“, ideato da Città del Vino e promosso da Regione e Federazione Strade del Vino. Un percorso esclusivo che conta, ad oggi, 14 cantine tra suggerimenti di viaggio e luoghi dove l’armonia del paesaggio sposa lo stile avveniristico dell’architettura contemporanea.
Tra queste cantine d’autore, firmate spesso da grandi architetti di fama mondiale, ci sono i nomi delle storiche famiglie del vino: strutture architettoniche immerse nella natura. Un circuito ideale che unisce la creatività degli “archistar” con l’appeal di wine destination della Toscana.
1. La Cantina Antinori a Bargino
Sono già trascorsi dieci anni dalla realizzazione della cantina Antinori a Bargino. Il progetto realizzato da Marco Casamonti per studio Archea, frutto di sette anni di lavoro, ha lasciato il segno. Non c’è da sorprendersi che continuino ad arrivare riconoscimenti internazionali, anche a distanza di tempo.
La cantina dei Marchesi Antinori nasce per raccontare passato presente e futuro della famiglia. Al tempo stesso celebra il legame con il territorio coniugando funzionalità produttiva e bellezza estetica. Il tempio del vino è ricoperto da vigneti in mezzo a ulivi e boschi. Una struttura a basso impatto ambientale e ad alto risparmio energetico.
La struttura della cantina, realizzata con materiali naturali e colori caldi che rimandano alla terra, spicca per le linee e le geometrie essenziali integrate alla perfezione nel paesaggio.
2. La cantina Petra a Suvereto
Petra è un’oasi naturale: 300 ettari tra Colline Metallifere, parco di Montioni, riserva Poggio Tre Cancelli e parco della Sterpaia. In lontananza l’azzurro del Mar Tirreno. In questo eden Francesca Moretti e la sua famiglia, pionieri in Franciacorta hanno realizzato il loro sogno con la cantina Bellavista e il resort L’Albereta.
Una realtà ispirata al principio di massima naturalezza: il design della cantina scavata nella collina porta la firma di una delle grandi firme dell’architettura mondiale Mario Botta. Per l’archistar svizzera siamo di fronte a “un disegno razionale che evidenzia la misura, la bellezza e la profondità del paesaggio”.
3. La Rocca di Frassinello e Renzo Piano
La Rocca di Frassinello nasce dalla joint venture tra Castellare di Castellina e Domaines Barons de Rothschild – Château Lafite. Sono stati Paolo Panerai e il Barone Eric de Rothschild a scegliere la collina di fronte al paese di Giuncarico.
Qui non solo hanno deciso di impiantare i vigneti di Sangioveto (clone di Sangiovese già selezionato a Castellare di Castellina), Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Vermentino. Per un progetto di respiro così internazionale non poteva mancare l’archistar per eccellenza: Renzo Piano. “Più che innamorarti di un luogo, lo fai tuo. Cominci a proiettarci un’idea. E allora il gioco è fatto” racconta così il progetto per Rocca di Frassinello.
4. La cantina griffata de Il Borro
Griffata (e non poteva essere altrimenti) anche Il Borro, la cantina della famiglia di Leonardo Ferragamo a San Giustino Valdarno, nell’Aretino. Si tratta di un complesso di circa 3mila metri quadri immerso nel verde, circondato da una pineta di 15mila metri quadri.
5. Le Mortelle a Castiglione della Pescaia
Si trova invece a Castiglione della Pescaia la Fattoria Le Mortelle, altro esempio di architettura avveniristica. In gran parte interrata, nell’ottica di un impatto ambientale il più ridotto possibile, la struttura è stata costruita usando materiali naturali, sfruttando la termoregolazione delle rocce presenti in profondità nel suolo.
6. La cantina di Fonteruoli a Castellina
E’ firmata invece da una donna la struttura del Castello di Fonterutoli, a Castellina in Chianti. L’architetto Agnese Mazzei ha studiato una soluzione per salvaguardare l’equilibrio (con una cantina interrata per il 75% dei suoi volumi) tra natura, territorio e l’antico borgo.
7. La cantina di Montalcino
Rispettosa dell’ambiente anche la Cantina di Montalcino, la cui copertura riprende il dolce andamento delle colline senesi. Acciaio e legno, tecnologia e natura, modernità e tradizione, formano con il Brunello, un giusto connubio da vedere, da visitare, da assaporare. Il progetto porta la firma degli architetti Corrado Prosperi e Tommaso Giannelli.
8. La cantina di Salcheto a Montepulciano
Nella terra del Nobile Salcheto ha fatto della sostenibilità la sua bandiera. L’azienda, fondata nel 1984 come classica fattoria multi-colturale, conta oggi oltre 60 ettari di vigneti biologici. La cantina, il cui progetto è stato curato in prima persona dal presidente dell’azienda Michele Manelli, è improntata all’efficienza energetica.
La cantina si integra alla perfezione con il territorio: il giardino verticale, i lucernari solari, la centrale a biomasse e ancora l’enoteca e il winehouse sono alcuni dei segni architettonici di questo stile improntato su qualità e sostenibilità.
9. La Tenuta Ammiraglia in Maremma
La Tenuta Ammiraglia dei Marchesi Frescobaldi sorge a Montiano nel cuore della Maremma. Progettata dagli architetti Piero Sartogo e Nathalie Grenon e realizzata nel 2006 la cantina si integra con le colline circostanti.
La struttura con le sue linee moderne ricorda la prua di una nave e infatti punta verso il mare. Perfettamente integrata con il territorio, è ricoperta di verde e piante arboree: al suo interno nasconde un cuore tecnologico per ottimizzare ogni singola funzione della cantina nel nome della sostenibilità.
10. La Tenuta Argentiera a Donoratico
Ha già vent’anni la cantina della Tenuta Argentiera, curata dall’architetto Bernardo Tori. Nella terra della Doc Bolgheri, un terroir vocato ai grandi vini rossi il moderno tempio del vino custodisce il suo pregiato tesoro liquido.
Sfruttando la massima altitudine di tutto il territorio bolgherese, la cantina ha uno stile sobrio e si inserisce al meglio nel paesaggio. Dalle grandi terrazze al primo piano la vista corre su vigneti, dune e mare. Un colpo d’occhio che abbraccia il golfo da Castiglioncello fino a Baratti, e all’isola d’Elba e alla Corsica.
11. La Fattoria delle Ripalte all’Elba
Una moderna cantina, firmata dal famoso architetto Tobia Scarpa, sulla punta più a Sud dell’Isola d’Elba. Fattoria delle Ripalte nasce nel 1896 per volere del Conte Tobler nel cuore dell’Arcipelago Toscano.
L’architetto Scarpa, anche lui un tempo viticoltore, ha dato forma alle idee di Piermario Meletti Cavallari, ex patron del Grattamacco a Bolgheri.
L’edificio addossato a una collina, con l’uso del granito locale richiama l’architettura industriale circostante: le miniere di ferro di Calamita e del Ginevro sono confinanti con la proprietà.
12. Il Podere di Pomaio nell’Aretino
Podere di Pomaio, nell’Aretino è una piccola cantina dalla vocazione contemporanea che porta la firma di Marisa Lo Cigno. Realizzata con massi ciclopici di arenaria che costituiscono il coronamento dell’intero spazio produttivo.
13. La Cantina ColleMassari a Cinigiano
A ColleMassari, a Cinigiano, la cantina è una scatola di legno interrata con solo una quinta bianca a stagliarsi sulla collina. Il progetto, a firma dell’architetto Edoardo Milesi, privilegia concetti come risparmio energetico, bioedilizia, qualità del posto di lavoro, ingegneria bioclimatica alla base della progettazione.
14. La Cantina Caiarossa a Riparbella
Caiarossa si trova a Riparbella a pochi passi dal Mar Tirreno. La proprietà è della famiglia Albada Jelgersma a cui fanno capo anche Château Giscours e Château du Tertre, due Grands Crus Classés in Margaux. Hanno affidato il progetto della cantina all’architetta Isabella Monteforte.
Per le vigne sono stati sposati i principi dell’agricoltura biodinamica mentre per la cantina quelli della geodinamica e della disciplina orientale del Feng Shui a definire forme, colori, luci, materiali e l’orientamento.