È morto a 91 anni Piero Terracina, uno degli ultimi superstiti del campo di sterminio di Auschwitz Birkenau. Ha dichiarato il sindaco di Sant’Anna di Stazzema Maurizio Verona in una lunga lettera: Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha definito un “testimone instancabile della memoria. “La Memoria – raccontò Terracina qualche anno fa a Parma – è quel filo che lega il passato al presente e condiziona il futuro: ecco perché è necessario fare memoria del passato, perché quel passato non debba mai più ritornare”.
La colpa di Terracina fu di essere ebreo. Ma quale poteva essere la colpa di una persona che liberamente scegliere la propria religione, sceglie di professare il proprio credo insieme alla sua famiglia? Oggi ci sembra tutto così scontato; sembra scontata la nostra libertà di espressione, la libertà di viaggiare, la libertà di leggere, la libertà di professare un credo religioso. Ecco, questo è il nostro errore più grande. Dare per scontato libertà e diritti che scontati non sono ma sono il frutto dei sacrifici di milioni di persone. Sono il frutto dei morti della seconda guerra mondiale, dei soldati che ci hanno liberato, dei civili vittime dei bombardamenti, dei martiri di Sant’Anna e di tutte le altre stragi, dei partigiani, delle milioni di persone sterminate nei campi di concentramento. È grazie al loro se noi tutti oggi possiamo godere di questi diritti e di queste libertà. Ma nel 1938 in Italia c’era una dittatura, c’era il Fascismo di Benito Mussolini che emanò le Leggi Razziali rendendo così un crimine il professare la religione ebraica. Noi ce lo stiamo dimenticando. Nel rapporto annuale del CENSIS sulla situazione sociale dell’Italia, è riportato un dato sconvolgente: il 48% degli italiani pensa che serva “l’uomo forte” alla guida del Paese e che “non debba preoccuparsi di Parlamento ed elezioni”.
Conclude il sindaco Verona: “Il Fascismo ha portato a questo: alla soppressione dei diritti e delle libertà individuali. E dopo 100 anni dalla sua nascita, pare che tanti italiani lo vogliano ancora. Ma ora tocca a noi. Dobbiamo fare la nostra parte, siamo noi le nuove sentinelle della memoria. Non possiamo e non dobbiamo tollerare la rinascita del Fascismo. A Piero Terracina, a tutti i superstiti dei campi di concentramento come della strage di Sant’Anna noi dobbiamo solo dire una cosa: GRAZIE. Ci hanno consegnato un tesoro prezioso da conservare, la memoria. Adesso é il nostro turno: dimostriamo di avere imparato, dimostriamo di meritare quella fiducia che hanno riposto in noi, dimostriamo di meritare i diritti e le libertà di cui godiamo grazie a loro. Lo dobbiamo a loro, a noi stessi e ai nostri figli. Alla famiglia di Piero Terracina, le più sentite condoglianze da tutti noi.”
Rivediamo l’intervento di Piero Terracina al Premio Pieve del 2018