Arriva anche a Petroio, piccolo borgo con appena 300 residenti nel comune di Trequanda in provincia di Siena, l’esperienza delle cooperative di comunità. Sono 25 i progetti finanziati dalla Regione Toscana con 1 milione e 200mila euro, che hanno come obiettivo quelo di creare sviluppo nei territori marginali e a rischio spopolamento, rilanciando attività di turismo sostenibile, artigianato, enogastronomia o valorizzazione ambientale.
La cooperativa “Vivi Petroio”, che oggi si presenta in un evento a Trequanda a cui parteciperà anche l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli, nasce con l’idea di creare e gestire nel borgo, proprio a Palazzo Brandano, un albergo diffuso e un piccolo negozio di artigianato locale, residenti e imprese insieme.
Nei progetti c’è anche un bar e uno spaccio alimentare oggi a rischio e da salvare. Ma per favorire la nascita di nuove professioni si punta anche alla creazione di uno spazio coworking con tanto di wifi, alla realizzazione e gestione di un infopoint turistico, compreso un sito web che racconti il territorio. E poi c’è l’intenzione di dar vita a spazi e servizi per le prima necessità e la salute, il mercato di prodotti agricoli o servizi per gli anziani.
Fino a poco tempo fa l’unica cooperativa di comunità in Toscana era quella del Teatro Povero di Monticchiello, paese del senese colpito dalla crisi della mezzadria all’inizio degli anni Settanta e che allora ha scelto di aggregarsi intorno ad un’idea di teatro di piazza che costituisce oggi un’economia importante per i residenti. Poi c’è stato in un anno il boom, anche grazie al bando della Regione e in provincia di Siena sono già cinque le nuove cooperative.