Gratuità, reciprocità e dono come principi di un nuovo paradigma economico. È la riflessione con cui si è aperto a Firenze il primo “Festival nazionale dell’economia civile” (fino a domenica 31 marzo).
Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio è stato anche teatro della premiazione delle dieci aziende virtuose che sono diventate ambasciatrici di sostenibilità, vincendo il bando proposto dal Festival: dopo le presentazioni e i video tra le aziende partecipanti sono state individuate come eccellenze Watly, Progetto Quid, Rubbettino, Officina creativa Made in carcere, ReWare, PassWork, TeaNatura, Cooperativa Lazzarelle, Palm, Leroy Merlin Italia.
La platea ha poi decretato i tre vincitori assoluti del bando: Lazzarelle, cooperativa solidale che produce caffè ed è composta da sole donne; la casa editrice Rubbettino, che pubblica libri sui temi di economia, politica e scienze sociali; TeaNatura, l’azienda di cosmesi naturale e detergenti. «Settori commerciali molto diversi, perché la sostenibilità è ovunque e realizzabile in tutti gli ambiti imprenditoriali» hanno spiegato gli organizzatori.
Il Festival ha vissuto anche un fuori programma: una classe della scuola media Carducci di Firenze è salita sul palco, accompagnata dal vicesindaco Cristina Giachi, dalla dirigente scolastica e da alcuni insegnanti, per un appello contro l’uso della plastica usa e getta nelle scuole fiorentine.
«Stiamo manifestando in tutta la città per sensibilizzare i cittadini, per chiedere al sindaco di emanare al più presto un’ordinanza plastic-free e soprattutto chiedere ai manager e alle grandi multinazionali di creare davvero un’economia sostenibile» ha detto Sara, che ha appena compiuto 14 anni.
L’appello dei giovanissimi studenti è stato consegnato a Giachi, la quale ha ricordato dal palco che «stiamo lavorando da tempo a questo». «Il sindaco Dario Nardella – ha aggiunto – ha fatto un annuncio di voler liberare nei prossimi anni la città dalla plastica, loro lo hanno raccolto, e sono un bellissimo esempio dei temi che voi avete trattato».