«L’evento più critico si è verificato sulla Cassia, dove il fiume Paglia si è mangiato un pezzo di strada». Domenica il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha fatto il punto sugli effetti e le conseguenze del maltempo che negli ultimi giorni hanno colpito il territorio. La situazione, nonostante la nuova allerta che prosegue anche nella giornata di oggi (lunedì) è sostanzialmente sotto controllo.
«Quella parte del fiume Paglia è sotto la gestione del Consorzio idraulico della Val di Paglia, un consorzio laziale» ha aggiunto Rossi. «Il Paglia doveva quindi essere ripristinato dal consorzio laziale, ma non è avvenuto. Ci risulta che l’Anas avrebbe sollecitato il consorzio laziale a velocizzare la messa in sicurezza della strada, essendo prevedibile che con un evento come questo le acque potevano farne franare un pezzo. Noi chiediamo che anche quella zona della Toscana sia gestita da uno dei sei consorzi toscani. Adesso c’è una ditta che sta lavorando per la somma urgenza. All’Anas abbiamo chiesto di intervenire anche sulle due strade provinciali che, in quella zona, possono offrire una viabilità alternativa. Domani pomeriggio svolgeremo una riunione con le Amministrazioni locali e con l’Anas proprio sulla fran a della via Cassia e più in generale sulla viabilità di quella parte di Toscana».
All’incontro di ieri, oltre ai giornalisti, hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni, e il responsabile della Difesa del suolo e della Protezione civile della Regione, Giovanni Massini.
Una sessantina sono le frane che hanno riguardato il territorio regionale e una decina gli allagamenti più consistenti. Oltre centosessanta, esattamente 163, sono le richieste di intervento sulla costa a seguito del vento. «I Vigili del fuoco, che ringrazio, sono stati molto attivi», ha aggiunto il Presidente. E ancora: «Uno degli allagamenti più importati riguarda il territorio provinciale di Pistoia, in particolare la zona industriale di Agliana, dove il fiume Acqualunga ha rotto un argine. Anche il fiume Sieve, nei pressi di Pontassieve dove già a metà novembre si sono avuti problemi di esondazione, è nuovamente straripato, anche se senza particolari danni. Domani l’assessore Fratoni farà un sopralluogo nel Pistoiese proprio per monitorare l’esito degli allagamenti e verificare le condizioni dell’Ombrone pistoiese, che ha superato il secondo livello di guardia. Il suo omonimo, l’Ombrone grossetano, ha creato anch 9;esso qualche allarme sfiorando il secondo livello. L’Arno a Firenze è in piena nel pomeriggio. Tutti i collegamenti con le isole sono interrotti dai porti della provincia di Livorno. Dopo due nottate particolarmente problematiche, adesso si sta uscendo dall’emergenza e la situazione è sulla via della normalizzazione, anche se la piena dell’Arno, dopo Firenze, interesserà Pisa, per la quale è in programma l’apertura dello Scolmatore».
Nel corso della giornata è previsto un ulteriore aggiornamento sui danni dopo la prima ricognizione già svolta. «Troveremo le risorse per intervenire. Quel che emerge è che siamo in grado di fronteggiare eventi come questo», ha detto infine Rossi ringraziando per il lavoro svolto la Protezione civile regionale e provinciali.
ALLERTA METEO – Intanto permangono le condizioni di instabilità climatica su gran parte della Toscana, anche se la situazione sta volgendo al miglioramento. La Sala operativa unificata della Protezione civile regionale, Soup, ha emesso un nuovo avviso meteo.
Codice arancione per mareggiate sulla costa, dalla Versilia a Piombino con l’interessamento del litorale pisano, della costa livornese e delle isole dell’Arcipelago. Sono previsti mari agitati o molti agitati. L’avviso, già in corso, è previsto fino alle prime ore di questa mattina. Codice giallo, invece, per le altre zone della costa toscana meridionale con l’eccezione dell’Argentario dove il codice è arancio.
Codice arancio anche per il forte vento che interesserà con raffiche di Ponente le isole dell’Arcipelago. Venti forti o localmente molto forti sul litorale Centro-meridionale, fino a forti nelle zone interne nel Centro-sud, specie in zone collinari e montuose. Oggi permarrà vento forte di Maestrale sull’Arcipelago e sulla costa Centro-merdionale.
PIENA DELL’ARNO – Infine, nel pomeriggio di domenica, è stato aperto lo Scolmatore dell’Arno per garantire un migliore e più armonico deflusso delle acque dell’Arno prima che il fiume, in piena, entrasse nella città di Pisa. Alle 17 sono state abbattute quattro paratoie dell’opera di presa dello Scolmatore alla quota di 13,60 metri sul livello del mare, nei pressi di Pontedera, al fine di derivare, nel canale artificiale, circa 350 metri cubi di acqua al secondo. L’apertura delle paratoie è stata effettuata dai tecnici del Genio civile Valdarno inferiore e Costa. Lo Scolmatore dell’Arno è un canale diversivo del fiume Arno, lungo oltre 28 chilometri, che inizia con l’opera di presa, a valle di Pontedera, per terminare in mare, nei pressi del Calambrone, al confine fra i territori comunali di Livorno e di Pisa.