Le stazioni ferroviarie sono da sempre luoghi di arrivi e di partenze, di saluti e di abbracci ma sono luoghi dove persone in difficoltà trovano accoglienza e aiuto grazie a percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale. Questi luoghi sono gli Help Center, un grande progetto nato grazie alla collaborazione tra Ferrovie dello Stato, gli enti locali e il terzo settore per affrontare e contrastare i fenomeni di disagio sociale presenti nelle stazioni. Il Gruppo FS Italiane gioca un ruolo importante in questo progetto, concedendo in comodato d’uso gratuito i locali ferroviari non più utilizzati.
In Toscana gli Help Center si trovano nelle stazioni di Pisa San Rossore e Firenze Santa Maria Novella e, proprio questo di Firenze, è stato appena trasferito in via Valfonda per garantire una migliore accessibilità e spazi più ampi (260mq), grazie anche ad un contributo della Regione Toscana di 300mila euro. Il nuovo locale è gestito dall’associazione cattolica internazionale al servizio della Giovane di Firenze (ACISJF) con uno sportello di ascolto, orientamento e sostegno che ogni anno assiste oltre 3600 persone. L’obiettivo dell’ACISJF è il contenimento del disagio e delle sofferenze che caratterizzano la marginalità sociale attraverso risposte sempre più adeguate e con un maggior lavoro di promozione, prevenzione e integrazione, avvalendosi anche delle possibilità offerte dai servizi sul territorio.
La visita all’Help Center di Firenze è stata l’occasione per presentare il rapporto dell’Osservatorio della Solidarietà nelle Stazioni italiane che raccoglie i numeri delle attività svolte quotidianamente dai 18 Help Center presenti nelle stazioni a cui si sono rivolti più di 20mila persone per oltre 440mila interventi di assistenza realizzati nel 2018.
I cittadini italiani sono stati 4.092, circa il 20% sul totale (-8% rispetto al 2017). Il numero maggiore di persone in stato di necessità che ha chiesto assistenza agli Help Center è rappresentato dagli stranieri: nel 2018 sono stati 16.410 (80% del totale). Di questi 2.007 cittadini comunitari (9,8%) e 14.403 extracomunitari (70,3%, in calo rispetto all’anno precedente, ma in crescita a livello percentuale del 3,5%). Gli uomini restano la maggioranza, anche se in lieve calo: 16.868 (81,4% degli utenti, nel 2017 erano l’84%); le donne 3.645 (17,6%) e 206 le persone transgender.
Il 79% degli interventi di assistenza sono stati a “bassa soglia” (distribuzione di pasti e beni di prima necessità); il restante 21% servizi di segretariato sociale, accoglienza, offerta di posti letto e orientamento igienico sanitario o nella ricerca di lavoro.
Ad oggi gli Help Center sono presenti nelle stazioni di Bari Centrale, Bologna Centrale, Brescia, Catania Centrale, Chivasso, Firenze Santa Maria Novella, Foggia, Genova Cornigliano, Melfi, Messina Centrale, Milano Centrale, Napoli Centrale, Pescara Centrale, Pisa San Rossore, Reggio Calabria Centrale, Roma Termini, Torino Porta Nuova e Trieste. Prossimamente saranno aperti gli Help Center di Cagliari e di Grosseto.