Giovedì 19 marzo a Prato il Vescovo Giovanni Nerbini officerà un’Ostensione straordinaria della Sacra Cintola. Per la prima volta – almeno a memoria d’uomo – il rito avverrà a porte chiuse, all’interno della basilica cattedrale di Santo Stefano, in ottemperanza alle direttive governative per il contenimento della diffusione del Coronavirus.
La diretta di Tv Prato (canale 74 digitale e in streaming tvprato.it), permetterà a tutti, seppur a distanza, di seguire questa straordinaria supplica alla Madonna cara ai pratesi, che da sempre la invocano sotto il titolo “del Sacro Cingolo”.
Accanto al Vescovo, tra le poche persone ammesse in duomo, ci sarà il sindaco di Prato Matteo Biffoni: la reliquia, infatti, a partire dalla fine del XIV secolo, è proprietà condivisa della Chiesa e della Città. L’Ostensione straordinaria avverrà in concomitanza con la “Preghiera per il Paese”, indetta per la festa di San Giuseppe dalla Cei.
Tutti gli italiani sono invitati, alle ore 21 di quel giorno, ad esporre una candela alla finestra o un drappo bianco e a unirsi in preghiera con la recita del Rosario. Sarà l’occasione per tornare a recitare un’antica preghiera, tanto cara alle persone più anziane, scritta da Papa Leone XIII: “A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa”. L’Ostensione del Sacro Cingolo avverrà al termine della recita del Rosario, guidato anch’esso dal Vescovo monsignor Nerbini.
I pratesi che lo desiderano possono comunque unirsi in preghiera, ogni giorno, grazie all’iniziativa voluta dalla Diocesi in collaborazione con Tv Prato: alle 8, ogni mattina, sul canale 74, va in onda la Messa che Papa Francesco celebra a Casa Santa Marta in Vaticano; alle 17,30 la recita del Rosario e la Messa in diretta dal Duomo di Prato. Nei giorni scorsi è stato don Gino Calamai, viceparroco della cattedrale, a celebrare; la prossima settimana si avvicenderanno mons. Carlo Stancari, arciprete della Basilica di Santa Maria delle Carceri e don Luca Rosati, parroco di San Pietro e della Visitazione a Galciana.