È una gara di solidarietà quella che si è scatenata anche in Toscana per raccogliere fondi per aiutare gli ospedali a fronteggiare l’emergenza sanitaria del Coronavirus. Nate dall’idea di gruppi di cittadini e amici o singole persone, sono tante le iniziative che invitano ognuno di noi a effettuare una donazione, grande o piccola che sia: un modo anche per sentirci più vicini agli altri e utili in questi giorni di clausura forzata.
Il gruppo “Amici di Firenze” ha lanciato una campagna di crowdfunding per acquistare dieci respiratori e altri macchinari da fornire all’azienda ospedaliera di Careggi a Firenze, tramite la onlus ‘Gli Amici del Pronto Soccorso’, fondata da Stefano Grifoni, primario del pronto soccorso di Careggi. L’obiettivo è raccogliere 500mila euro: al momento i donatori sono più di 900 e hanno già donato più di 81mila euro. “Non possiamo più perdere tempo – scrivono gli ‘Amici di Firenze’ – il virus è arrivato anche da noi e adesso siamo tutti preoccupati. Ma c’è qualcuno là fuori che quotidianamente e incessantemente si preoccupa per tutti: sono i nostri medici, i nostri infermieri, il cuore della macchina sanitaria italiana, ‘eroi silenziosi’ che giorno e notte cercano con i mezzi che hanno a disposizione di salvare vite. Quegli stessi mezzi, come gli indispensabili respiratori, che oggi non bastano più”.
Sempre a sostegno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi “Insieme per Firenze!” ha attivato una campagna sempre su GoFoundMe a cui hanno aderito 1.700 persone per un totale di oltre 40mila euro raccolti. “Siamo un gruppo variegato di professionisti fiorentini, a testimonianza del fatto che la situazione vissuta oggi all’interno degli ospedali non affetta esclusivamente gli operatori sanitari – spiegano nella pagina della campagna gli organizzatori – consapevoli di non poter fare di più per le persone che sacrificano le proprie vite in ospedale, per il bene di tutti noi cittadini, vogliamo dimostrare loro che stiamo combattendo questa battaglia al loro fianco, che non li abbiamo lasciati da soli.”
A Pisa Sara Corona, ex studentessa dell’Ateneo pisano, ha lanciato il crowdfunding per aiutare i reparti di Malattie Infettive e Terapia Intensiva dell’ospedale di Cisanello. “L’idea di questa campagna è nata dal desiderio di dimostrare che tutti, nel nostro piccolo, anche se chiusi in casa per qualche tempo, possiamo dare davvero un grande sostegno e far sentire la nostra vicinanza a chi è in prima linea negli ospedali” scrive Sara Corona che per adesso ha raccolto più di 15mila euro. L’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana ha accolto l’iniziativa con gratitudine. “Un vivo ringraziamento ai promotori e tutti coloro che stanno contribuendo in queste ore, con le loro donazioni volontarie, ad agevolare il lavoro degli operatori sanitari non solo dal punto di vista economico ma anche psicologico – scrive l’azienda in un comunicato ufficiale – perché percepire la vicinanza e la gratitudine della collettività, in questi giorni di duro lavoro e di indubbie difficoltà e sacrifici, è un’iniezione di fiducia che fa bene a tutti.”
Sempre su GoFundMe tre ragazzi versiliesi (Michele Leonardi, Iris Tinunin e Alessandro Crudeli) hanno aperto una raccolta per l’ospedale Versilia di Lido di Camaiore. La cifra messa insieme sarà utilizzata per l’acquisto di un respiratore e di mascherine Ffp2 da donare alla terapia intensiva dell’ospedale. L’obiettivo era arrivare a 20mila euro ma già oggi si sono superati i 31mila euro, donati da oltre 800 persone, e la raccolta proseguirà, in modo da poter fornire altro materiale alla terapia intensiva.
L’agenzia livornese SeiPuntoZero ha invece promosso il crowdfunding per sostenere la terapia intensiva degli Ospedali Riuniti di Livorno. La campagna attraverso lo slogan “#NoHealthyNoParty – Prima la salute poi il divertimento” invita i cittadini a effettuare un’offerta anche piccola per le strutture ospedaliere: per ora sono 17mila euro i fondi raccolti da parte di 385 donatori.
Infine il videomaker lucchese Michele Sarti Magi ha lanciato la raccolta per la terapia intensiva dell’ospedale San Luca di Lucca, che è già quasi a quota 10mila euro. “Vorrei fosse un gesto condiviso da tutti, che chiarisca la volontà dei giovani di essere in prima linea per questa emergenza Coronavirus – scrive Magi – invito i cittadini lucchesi, e non, a partecipare, tutti insieme, a questa raccolta fondi, libera e trasparente, in solidarietà a tutti quei medici, infermieri e personale medico, che da settimane lottano contro il virus, per un reparto, quasi al limite delle capacità. È il momento di aiutarci l’uno con l’altro.”