Oltre 5,4 miliardi di euro questo è quanto la Regione ha investito, di risorse proprie, tra il 2014 e il 2019 per le infrastrutture e la mobilità. Una cifra importante, che testimonia da sola l’impegno dell’amministrazione regionale. In tutto, però, per dotare la Toscana di un sistema infrastrutturale e di trasporti (stradali, ferroviari, portuali, aeroportuali, di mobilità sostenibile ) adeguato sono già programmati 13 miliardi di investimenti infrastrutturali, riferiti quasi esclusivamente ad opere di competenza nazionale. Di questi 13 miliardi solo 5,5 sono stati effettivamente utilizzati, ma devono essere ancora realizzati interventi per un valore di 7,6 miliardi (capaci di generare circa 10.000 unità di lavoro all’anno).
“La Toscana sta pagando il prezzo di colpe non sue”, ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, centrando il cuore del problema all’inizio della sua relazione sull’avanzamento infrastrutturale della Toscana nel quinquennio 2014-2019 in occasione della giornata di approfondimento ‘La Toscana che si muove: territorio, infrastrutture, trasporti dal dire al fare’ organizzata presso l’auditorium di Santa Apollonia. “Sta pagando – ha aggiunto – il ritardo nella realizzazione di fondamentali opere di interesse e competenza nazionale, come il completamento del Corridoio Tirrenico, la Due Mari, il nodo Av di Firenze e altro ancora. È il momento – ha detto Ceccarelli – che queste opere si sblocchino. La Regione ha fatto ben più di quanto fosse chiamata a fare. Ha investito sul futuro scegliendo la via della mobilità sostenibile, puntando sul ferro, sulla qualificazione del trasporto pubblico e sulle vie ciclabili, anticipando le scelte fatte a livello nazionale. Ma adesso abbiamo bisogno dello Stato, perchè su alcune grandi opere non possiamo più aspettare”.
La cura del ferro
“Mobilità sostenibile significa anzitutto incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani – ha spiegato Ceccarelli – per questo abbiamo scommesso prioritariamente sulla ferrovia in tutta la regione, riaprendo o tenendo aperte anche linee di scarso rilievo commerciale, creando le condizioni per il rinnovo dell’intero parco treni, lavorando in generale per un miglioramento del servizio ferroviario regionale, in termini di comfort, puntualità, affidabilità e sicurezza”.
Grazie agli investimenti della Regione ed al nuovo contratto di servizio con Trenitalia, dal 2013 ad oggi sono entrati in servizio in Toscana 70 nuovi treni, con l’immediata conseguenza di un miglioramento tangibile (circa 3 punti) della puntualità del servizio. Altri 4 nuovi treni Rock, arriveranno nei primi mesi del 2020. Restano da risolvere alcune questioni annose ed importanti, collegate a competenze nazionali: anzitutto il sotto-attraversamento di Firenze e poi il nodo della Direttissima Firenze-Roma, linea lungo la quale vengono aggiunti nuovi treni Av ad ogni cambio orario, con inevitabili sovrapposizioni e disagi per gli utenti dei treni regionali.
Dal punto di vista infrastrutturale, in questi anni è iniziata la realizzazione di un’opera considerata quasi utopica fino a poco tempo fa: il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca, reso possibile da un investimento regionale di oltre 250 milioni di euro. E’ ormai molto avanzato il raddoppio del tratto fino a Montecatini. Per tratto Lucca-Pescia, nei giorni scorsi si è pronunciato il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Altra scommessa vinta è quella delle nuove tramvie nell’area urbana fiorentina, nell’ambito di un percorso che proseguirà nei prossimi anni fino alla costruzione di un intero sistema tramviario. Invece per quanto riguarda il trasporto delle merci, un importante risultato è la migliore e più efficiente connessione del sistema portuale toscano con la rete ferroviaria. Con circa 30 milioni di investimenti regionali sono stati realizzati i cosiddetti ‘raccordi ferroviari’, cui si aggiungerà lo ‘scavalco’ (altri 20 milioni), per collegare il porto di Livorno con l’interporto di Guasticce, creando un vero e proprio retro-porto, fondamentale per lo sviluppo della piattaforma logistica toscana. Ed accennando ai porti, l’assessore ha ricordato “gli oltre 300 milioni investiti dalla Regione, dei 600 complessivi necessari per dare un futuro di sviluppo e di competitività ai porti di Livorno, Piombino, Carrara, Viareggio ed anche a quelli più piccoli”.
Viabilità e sicurezza stradale
“In Toscana – ha detto Ceccarelli – ci sono 746 km di strade regionali, escludendo la Fi-Pi-Li. Mantenere in efficienza e mettere in sicurezza questa rete viaria che rappresenta il principale reticolo viario della nostra regione è una priorità per la Toscana, che negli anni ha sempre destinato risorse importanti per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Attualmente sono 22 gli interventi programmati o in progettazione, per un costo complessivo di quasi 170 mln“.
Invece per la Sgc Fi-Pi-Li, la più grande strada di competenza regionale, che congiunge tre delle principali realtà toscane, è in fase di attuazione un piano di interventi da oltre 26 milioni di euro. “La manutenzione straordinaria della Fi-Pi-li non era più rimandabile – ha spiegato l’assessore – I cantieri sono già aperti e purtroppo, come tutti i cantieri, provocano sempre disagi. Siamo impegnati a ridurli al minimo, ma realisticamente le opere di manutenzione pesante non può essere realizzate senza impattare sul traffico. Abbiamo comunque cercato accordi per limitare il traffico pesante ed organizzato un efficiente sistema di comunicazione in tempo reale, perchè i cittadini possano conoscere sempre le effettive condizioni del traffico”.
“Tra gli obiettivi raggiunti nel corso della legislatura – ha aggiunto Ceccarelli – va citata anche la Sr 429 in Valdelsa, una strada fondamentale perchè capace di collegare la Fi-Pi-Li e l’empolese con l’Autopalio ed il senese. Nel 2014 questa strada era il più grande cantiere interrotto presente sul territorio regionale, ferma da troppo tempo, con opere in parte già realizzate che stavano iniziando a deteriorarsi. Abbiamo preso in carico la questione ed abbiamo affidato la gestione ad un commissario regionale ad acta, che ha fissato e portato avanti un serrato calendario di lavori, avanzando passo dopo passo nella realizzazione dei vari lotti funzionali. Nel luglio scorso abbiamo inaugurato il 5° lotto della nuova sr 429, da poco sono partiti i lavori sul lotto 4°, mentre per il lotto 3 è in corso la gara di appalto. Non era facile ne scontato”.
Da ricordare, infine, il costante impegno della Regione sul fronte della sicurezza stradale, con l’emissione di bandi aperti a Comuni e Province per finanziare interventi dove necessario, anche su strade non di competenza della Regione. Dal 2014 ad oggi sono quasi 150 gli interventi ammessi a finanziamento con 3 bandi regionali. Ogni anno dal 2007 sono stati, inoltre, trasferiti alle Province circa 10/12 milioni l’anno di risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade regionali.
Trasporto su gomma
Quello che si sta per concludere è il secondo anno del contratto-ponte che ha legato la Regione, su delega di tutti i Comuni e le Province della Toscana, a One scarl, la società che raccoglie gli attuali gestori del servizio di tpl su gomma. “Per gestire il periodo di stallo dovuto alle vicende giudiziarie che hanno frenato il percorso per l’assegnazione della gara per il lotto unico regionale dei servizi di tpl – ricorda Ceccarelli – è stato avviato un percorso virtuoso che non soltanto ha garantito il funzionamento del servizio in questi due anni, ma ha permesso il varo di 363 nuovi bus, mentre altri 83 sono attesi entro i primi mesi del 2020. Oltre ai nuovi mezzi ci sono state importanti innovazioni, come l’installazione delle paline parlanti e l’avvio della bigliettazione a bordo, risultati che anticipano quanto previsto dalla gara regionale”.
Ciclovie
A completare il quadro degli interventi in favore della mobilità sostenibile mobilità sostenibile portati avanti tra il 2014 ed il 2019 concorrono anche le ciclovie, i grandi itinerari ciclabili tracciati e in gran parte realizzati a vantaggio degli amanti delle due ruote e dei molti cicloturisti, categoria in aumento e sempre alla ricerca di nuovi itinerari. “In questi anni – spiega l’assessore – abbiamo fatto nascere e crescere i progetti della Ciclovia dell’Arno, della Ciclovia Tirrenica, della Ciclovia del Sole, la superstrada ciclabile di collegamento tra Prato e Firenze e altro ancora. Abbiamo finanziato due bandi per le ciclabili urbane, abbiamo dato vita e risorse al progetto della rete delle ciclopiste della piana fiorentina. In tutto, sono stati attivati investimenti per quasi 90 milioni, di cui 64 dal bilancio regionale. Proprio la settimana scorsa – aggiunge – abbiamo inaugurato il tratto iniziale delle Ciclopista dell’Ar no, che rappresenta la spina dorsale dell’intero sistema toscano. Direi che, partendo dallo storico legame dei toscani con le due ruote, abbiamo creato le premesse per dare a questa regione un sistema ciclabile di straordinaria attrattiva, fruibile innanzitutto da chi in questa regione vive, ma capace anche di attrarre visitatori da tutto il mondo”.