Una “super-tata”, ovvero una baby sitter specializzata per bambini e ragazzi disabili, selezionata e formata grazie al progetto dell’associazione Eppursimuove e della Società della Salute pisana. Trenta aspiranti baby sitter, tra i 20 e i 50 anni, hanno seguito un corso teorico-pratico di 40 ore, terminato una decina di giorni fa, e sono state iscritte in un albo di super-tate.
Da oggi dunque, le famiglie con un figlio disabile potranno rivolgersi allo sportello aperto presso la sede dell’associazione per indicare le proprie necessità. Eppursimuove provvederà a individuare una baby sitter idonea per esperienza e disponibilità oraria che i genitori potranno incontrare nella sede, successivamente il rapporto con le famiglie sarà tra privati ma, su richiesta, spiega una nota della Società della salute, “l’associazione fornirà la consulenza di un legale per aiutare la famiglia a scegliere la tipologia del contratto da stipulare con la baby sitter”.
Tra le soluzioni proposte ci sarà anche quella di baby sitting condiviso: due o più famiglie che abbiano esigenze compatibili potranno diventare co-datrici di lavoro delle stessa tata e quindi condividere le spese del suo stipendio, stabilendone le ripartizioni e l’organizzazione dell’orario. Per altre informazioni ci si può rivolgere al numero 3473412810.
“La nostra idea progettuale – spiega Stefania Bargagna, presidente dell’associazione e neuropsichiatra infantile della Fondazione Stella Maris – nasce per sostenere tutte le famiglie che hanno bambini disabili a riprendersi un po’ di tempo sia per il lavoro, sia per lo svago, supportandole nella scelta di una baby sitter competente e capace di prendersi cura del bambino in modo empatico e accogliente”.
Il progetto è stato finanziato dalla Sds per venire incontro alle richieste delle famiglie e per questo, sottolinea la presidente Gianna Gambaccini, “visto il successo incontrato e il numero elevato di domande presentate dalle aspiranti baby sitter, per rimaste in lista di attesa, mi auguro che riusciremo presto a riproporre una seconda edizione del bando”.