Sono due gli indici più significativi che vedono la Toscana nettamente prima nei dati del Ministero sulla sanità italiana: l’ICM, il case mix che consente di confrontare la complessità clinica della casistica trattata, e l’ICP o Indice comparativo di performance, che permette di confrontare l’efficienza e l’efficacia dei diversi erogatori rispetto allo standard. La Toscana per ICM ottiene un 1,09 che la pone al primo posto seguita dal Molise con 1,07 e da Lombardia e Piemonte con 1,04. Ha poi un ICP di 0,89 contro lo 0,97 dell’Umbria e lo 0,98 dell’Abruzzo.
“È una bella notizia che premia l’efficienza del nostro sistema sanitario – ha ncommentato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – perché i dati non nostri, ma del Ministero, ci pongono dal punto di vista della complessità degli interventi realizzati nei nostri ospedali e della organizzazione e dell’utilizzo delle risorse come la migliore Regione d’Italia. Di gran lunga la migliore. Non siamo certo perfetti. La sanità è cosa complicata, ma non esistono solo negatività. E siamo in grado di staccare tutti gli altri per competitività, efficienza, efficacia. Questo è stato ed è possibile grazie prima di tutto ai suoi operatori: medici, infermieri, paramedici che prima di tutto vanno rispettati. Le critiche sono legittime, la sanità non è perfetta, ma è un bene di tutti, ed è anche questo: la capacità di fare cose eccellenti”.
La lettura incrociata dei due indici esprime la capacità di trattare casi complessi con il giusto e appropriato uso delle risorse, e quindi con costi contenuti, senza intaccare la qualità dell’assistenza.
“È la prova – questa la conclusione del presidente Rossi – della tenuta e del rilancio del sistema sanitario toscano nell’anno in cui la legge di riorganizzazione è entrata pienamente a regime”.