C’è anche il contenimento delle prestazioni in intramoenia fino al loro blocco, fino al risolversi della criticità, tra le misure adottate dalla Regione Toscana, così come del resto indicato dal Piano nazionale, per limitare le liste di attesa in sanità nel caso in cui l’attività libero professionale superi di gran lunga quella istituzionale o ci sia uno sforamento dei tempi di attesa massimi in regime istituzionale.
Tra le altre misure previste separare rigorosamente il primo accesso dalla successiva presa in carico (o follow up); riorganizzare e bilanciare il rapporto tra domanda e offerta; garantire il rispetto dei tempi di erogazione delle prestazioni in base ai codici di priorità fissati; attivare ‘percorsi di tutela’ del cittadino, che gli garantiscano di avere comunque la prestazione nei tempi previsti, se possibile nel pubblico, altrimenti nel privato (ma col solo pagamento del ticket).
Queste disposizioni sono contenute nel Piano regionale di governo delle liste di attesa 2019-2021, varato dalla Giunta della Toscana nella seduta di ieri. Il Piano dispone tra l’altro che, riguardo al primo accesso, la risposta deve essere garantita entro 72 ore se urgente, 10 giorni se l’urgenza è definita breve, e negli altri casi entro 15/30 giorni per le visite specialistiche ed entro 30/60 giorni per le prestazioni diagnostiche.