Torna dal 10 al 13 settembre “Settembre in Piazza della Passera” appuntamento fisso dell’estate fiorentina. Per la sua XVIII edizione, il festival si arricchisce quest’anno di un nuovo spazio per gli eventi: al consueto palco della piazza si aggiunge infatti la nuova piazzetta dello Sprone, recentemente riqualificata e restituita alla città dopo decenni di abbandono.
Il festival si è affermato, nel corso degli anni, come evento culturale che ha proiettato questo angolo dell’Oltrarno in una dimensione internazionale, dando spazio, oltre che ad alcuni dei più grandi talenti del jazz contemporaneo, ai giovani e alla loro creatività rendendoli i veri protagonisti della rassegna. Diverse sono le collaborazioni avviate negli anni con altre associazioni e istituzioni del mondo culturale toscano, da quella con il Conservatorio Luigi Cherubini, a Siena Jazz, all’Accademia Musicale di Firenze fino a quella recentissima con Firenze Jazz Festival. Tutte le serate sono a ingresso gratuito.
L’edizione 2019 è dedicata al batterista Art Blakey nel centenario della nascita. “The Big Beat”, progetto a cura di Alessandro Di Puccio, ricorda la figura e la grandezza di uno dei maestri del jazz con due concerti che vedranno esibirsi un ensemble internazionale di quindici elementi, in totale. Il primo, martedì 10 settembre, “The Message” è incentrato sulla musica dei Jazz Messengers, una delle formazioni di punta del jazz americano degli anni ‘50 e ‘60, riproponendo i brani più significativi della storia del gruppo. Sul palco uno dei nomi più importanti del jazz a livello mondiale, il sassofonista Emanuele Cisi, in compagnia di altri straordinari jazzisti come il contrabbassista Jesper Bodilsen, il batterista Adam Pache e tre giovani talenti: Humberto Amesquita al trombone, Paolo Petrecca alla tromba e Nico Tangherlini al pianoforte.
Il secondo concerto, mercoledì 11 settembre, “Rhythm in Paradise. La spiritualità del tamburo”, sarà un tripudio di strumenti a percussione riuniti per riproporre Orgy in Rhythm, disco tra i più entusiasmanti della straordinaria produzione di Blakey, datato 1957 e fuori dal contesto Jazz Messengers. Sul palco un organico composto in prevalenza da strumenti a percussione con l’aggiunta di pianoforte, contrabbasso e sax: Alessandro Fabbri, Piero Borri e ancora Adam Pache alla batteria, Alessandro Di Puccio al vibrafono, i giovani emergenti Michele Andriola e John Russo alle percussioni, Francesco Maccianti al pianoforte, di nuovo Jesper Bodilsen al contrabbasso e la giovane promessa Giulio Ottanelli al sax alto e soprano. Sul palco centrale in Piazza della Passera alle 19.00, avremo la rassegna dedicata a giovani musicisti del Conservatorio Cherubini, Siena Jazz e Accademia Musicale di Firenze. Nel secondo palco, allestito nella Piazzetta dello Sprone, dalle 17.15 conferenze e momenti musicali con piccole formazioni.
Tra gli ospiti di questa edizione, giovedì 12 settembre, alle 21.15, la vocalist Luisella Sordini, in arte solo Luisella, cantante dei Mondo Candido che porta qui il suo primo album da solista “Storie brevi”, una rosa di brani composti e arrangiati per lei da Marco Lamioni, scomparso nel 2017. Un album classico, senza tempo, ricco di sonorità acustiche e orchestrali che si rifà alla tradizione degli autori del periodo d’oro degli anni ‘60 e primi ‘70. L’accompagnano Simone Marrucci alle chitarre e alla direzione musicale, Giacomo Ferrari alle tastiere, Alessandro Querci al basso elettrico e, alla batteria, l’ex Litfiba, Daniele Trambusti.
A seguire, sempre il 12, Morbosita, giovanissimo trio blues-stoner con un’ottima formazione alle spalle, risultato dell’unione tribale di Alessandro Chiavoni, Jonny Schwed e Francesco Terribile, tra i primi classificati al festival Resistente, al Drakonfest e al Rock My Life Summer Contest, che presentano il loro primo disco “RE MORBOSH!”. Uniti nell’idea di riportare il rock al potere dei suoi antichi albori, senza incorrere in bieche citazioni o riferimenti risentiti, i Morbosita ricercano un’innovazione stilistica data dalla forza degli anni d’oro della musica e, come direbbero loro, “dalla fusione delle loro Indoli”.
Venerdì 13, alle 21.15, a chiusura della manifestazione torna in Piazza della Passera Barbara Casini con lo Steen Rasmussen Quinteto. Il gruppo, tra i migliori del panorama danese, è un live act molto popolare e si contraddistingue per uno stile unico, definito “jazz brasiliano come pensavi di conoscerlo”, che lo ha portato in tournée in tutto il mondo, suonando tra gli altri con Kid Creole and the Coconuts, Dee Dee Bridgewater, Simply Red e Rick Astley. Barbara Casini, che durante la sua carriera ha collaborato con personalità di spicco della scena jazz e brasiliana in Italia e all’estero come Phil Woods, Lee Konitz, Toninho Horta, Guinga, oltre a Enrico Rava e Stefano Bollani, ormai da anni è ospite fisso dei loro concerti live.